L’EQUO COMPENSO È LEGGE

Consiglio Nazionale Ordine Psicologi INTERNO

Dopo l’approvazione della Camera di gennaio 23 ed il successivo passaggio in Senato del 22 marzo scorso che ha apportato una lieve modifica per adeguare la proposta alla nuova normativa processuale, la Camera ha dato il suo via libero definitivo al testo sull’equo compenso. Come già in precedenza sostenuto, l’intervento è incoraggiante e costituisce il punto di partenza per una più appropriata tutela e valorizzazione delle attività professionali, ivi compresa quella esercitata dagli psicologi. (Consiglio Nazionale Ordine Psicologi)

Se ne è parlato anche su altre testate

Grazie alla legge si pone definitivamente rimedio alle situazioni di squilibrio nei rapporti contrattuali tra i professionisti iscritti a un ordine professionale e i committenti. La “giusta remunerazione” della prestazione professionale è condizione necessaria per garantire la qualità, la quantità e soprattutto la dignità del lavoro dei professionisti. (Nurse Times)

“Una norma con limiti importanti e preoccupanti, nonostante risponda a un principio da noi rivendicato da anni: un compenso minimo ed equo per tutti i professionisti autonomi”. Così Cgil nazionale, Nidil Cgil, Apiqa, commentano la proposta FdI-Lega sull’equo compenso diventata legge dopo l’approvazione, in via definitiva, del Parlamento. (Collettiva.it)

Agenzia (La Sicilia)

Il provvedimento promuove l’equo compenso inteso quale corresponsione di un compenso proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, al contenuto e alle caratteristiche della prestazione professionale, nonché conforme ai compensi previsti per gli avvocati, per le professioni ordinistiche e non ordinistiche. (Ediltecnico.it - il quotidiano online per professionisti tecnici)

Infatti l'ultimo passo decisivo è stato compiuto mercoledì scorso alla Camera, approvando il ddl che fissa valori minimi per il compenso di coloro che svolgono professioni intellettuali, nei confronti di pubbliche amministrazioni e grandi aziende. (Money.it)

Tra critiche delle associazioni di categoria e l’esultanza della premier Giorgia Meloni, prima firmataria della proposta presentata nella scorsa legislatura, l’equo compenso per i professionisti è legge. (Il Fatto Quotidiano)