Il manifesto delle Sardine: «Populisti, ci troverete ovunque. Benvenuti in mare aperto»

Lettera43 INTERNO

Una sorta di manifesto in cui i quattro organizzatori – Giulia, Andrea, Roberto e Mattia – raccontano chi sono e quali sono gli obiettivi del banco.

Le Sardine dovrebbero nuotare verso Sud. «Vi siete spinti troppo lontani dalle vostre acque torbide e dal vostro porto sicuro.

Mattia Santori sul futuro delle “sue” Sardine. «CREDIAMO NELLA POLITICA CON LA P MAIUSCOLA». Ora però, la marea pare essere cambiata. (Lettera43)

Su altre testate

I quattro organizzatori pubblicano i “comandamenti” contro Salvini: “Crediamo nella buona politica. Inizia così, quasi minaccioso, il manifesto del “popolo delle sardine”, il movimento nato a Bologna che sta contagiando mezza Italia per rovinare la festa a Matteo Salvini. (Il Fatto Quotidiano)

Così il leader della Lega Matteo Salvini ha risposto a Sorrento (Napoli) ad una domanda di una giornalista sulla intenzione annunciata dal movimento delle "sardine " di offrirgli dei libri da leggere. "Noi siamo le sardine, e adesso ci troverete ovunque. (TG La7)

Per troppo tempo avete spinto i vostri più fedeli seguaci a insultare e distruggere la vita delle persone sulla rete. Per troppo tempo avete ridicolizzato argomenti serissimi per proteggervi buttando tutto in caciara. (LA NOTIZIA)

Per troppo tempo avete spinto i vostri più fedeli seguaci a insultare e distruggere la vita delle persone sulla rete. Per troppo tempo avete ridicolizzato argomenti serissimi per proteggervi buttando tutto in caciara. (La Legge per Tutti)

Avete approfittato della nostra buona fede, delle nostre paure e difficoltà per rapire la nostra attenzione. Si apre così il manifesto “Benvenuti in mare aperto” che le ‘sardine’, il movimento nato da quattro ragazzi di Bologna – Giulia, Andrea, Roberto e Mattia – hanno pubblicato sulla propria pagina Facebook ufficiale. (Ascolta la Notizia)

Per troppo tempo vi abbiamo lasciato campo libero, perché eravamo stupiti, storditi, inorriditi da quanto in basso poteste arrivare». Per troppo tempo vi abbiamo lasciato fare. (Corriere della Sera)