Blinken a Xi Jinping: «Pechino smetta di aiutare Mosca contro Kiev»

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Ucraina, Taiwan ed equilibrio mondiale globale sono al centro del vertice Cina-Usa in corso a Pechino. Il segretario di Stato Usa, Blinken ha ribadito che «senza l'aiuto della Cina per Mosca la situazione in Ucraina sarebbe molto complessa e oggi ci sarebbe la pace». Dal canto suo Pechino ribadisce a Washington di restare fuori dalla questione Taiwan (Panorama)

Se ne è parlato anche su altri media

Con Blinken non è stato così. Qui giunto per la seconda volta in 10 mesi - è stato accolto con tutti gli onori del caso, tenendo un lungo vertice con il suo omologo Wang Yi e soprattutto incontrando personalmente il presidente Xi Jinping (L'Eco di Bergamo)

La Cina è il principale fornitore di macchine utensili, microelettronica, nitrocellulosa fondamentali per produrre munizioni, propellenti per missili e altri prodotti a duplice uso che Mosca sta utilizzando per potenziare la sua base industriale della difesa». (ilmessaggero.it)

Se l’immagine pare esagerata, basta concentrarsi su un dato di fatto immediato: Washington dà ufficialmente armi all’Ucraina, Pechino dà clandestinamente armi alla Russia. Buongiorno. (Corriere della Sera)

E gli Stati Uniti, se Pechino non cambierà rotta, sono pronti ad agire. E' il messaggio che il segretario di Stato americano, Antony Blinken, recapita nella sua visita in Cina. (Adnkronos)

Con la campagna elettorale lanciata ormai verso le presidenziali di novembre e col confronto con Pechino tra i pochi temi bipartisan in grado di unire il Congresso, era inevitabile che la visita in Cina del segretario di Stato Antony Blinken si limitasse a fotografare lo status quo dei rapporti, che sembravano in ripresa, dopo il vertice tra Joe Biden e Xi Jinping dello scorso novembre a San Francisco. (ilGiornale.it)

Pechino detesta le misure tecnologi… La missione di Antony Blinken in Cina aveva lo scopo di stabilizzare, senza fare concessioni, il disgelo intervenuto nell’incontro dei due Presidenti a San Francisco lo scorso novembre. (La Stampa)