I Nomadi e Paolo Belli insieme: noi e una canzone per far “Fuori la paura”

Passerà pure il coronavirus e se riusciremo ad uscire dall’incubo abbracciandoci, sotterrando l’odio, avremo tutti davanti una nuova vita".

Poi un giorno Marco e Francesco, due collaboratori marchigiani dei Nomadi, hanno tirato fuori questa canzone qua e l’idea di condividerla ci è piaciuta subito a tutti".

Perché alla fine della pioggia spunta sempre l’arcobaleno, come suggerisce la copertina disegnata da Nicola, nipote dodicenne di Beppe Carletti (IL GIORNO)

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Per Marco Petrucci e Francesco Ferrandi si rinnova così la lunghissima collaborazione con la band emiliana capitanata da Beppe Carletti: dopo oltre venticinque anni insieme, “Fuori la paura” è il quattordicesimo brano firmato per i Nomadi (Vivere Senigallia)

Se la stessa emozione che ho provato nell’ascoltarlo riuscissi a mia volta a farla arrivare a più persone possibile, sarebbe un dono meraviglioso” è stato invece il commento di Paolo Belli. Insieme a Paolo Belli abbiamo realizzato questo brano … e che sia di buon auspicio”, ha detto il leader della band Beppe Carletti (Radio Lombardia)

Gli eventuali proventi realizzati saranno devoluti all’ IRCCS dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia per la ricerca in atto sul farmaco anti Covid-19. Il testo parla al plurale, come un coro unanime che esprime le sue paure nella volontà di “chiudere fuori la paura”. (Umbria e Cultura)

Il testo parla al plurale, come un coro unanime che esprime le sue paure nella volontà di “chiudere fuori la paura”. Non siamo mai stati abituati a stare chiusi in casa ed abbiamo perso l’abitudine a vivere (con lentezza) ogni momento. (Musicalnews.com)

L’occasione è il nuovo singolo “Fuori la Paura”, dei Nomadi e Paolo Belli, uscito di sorpresa e realizzato per raccogliere fondi da devolvere all’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia per la ricerca in atto sul farmaco anti Covid-19. (Radio Pico)

Nomadi e Paolo Belli insieme per Fuori la paura. Le dichiarazioni. Beppe Carletti racconta: “Non è un’idea a scopo di lucro, siamo sempre stati attenti alla realtà che ci circonda e al momento in cui viviamo, non potevamo rimanere indifferenti ora. (La Gazzetta dello Spettacolo)