Uno schianto inevitabile: il campo largo non era il Fronte Popolare (di S. Folli)

L'HuffPost INTERNO

Nella Francia della seconda metà degli anni Trenta, con il fascismo aggressivo in tutta Europa e lo stalinismo padrone in buona misura delle sinistre continentali, si affermò il Fronte Popolare. Governò per un biennio, dal 1936 al 1938, e fu un’esperienza culturale prima ancora che politica. Scandì il suo tempo, fece riforme sociali all’avanguardia, conquistò gli intellettuali. Fu ambiguo rispetto alla guerra civile spagnola, prestando un aiuto insufficiente alle forze repubblicane a alla fine fu travolto dall’inizio della seconda guerra mondiale. (L'HuffPost)

Su altre testate

Dietro la frattura la sfida. (Il Fatto Quotidiano)

Il M5S, infatti, dopo lo 'strappo' di Bari, quando Conte, in seguito alla nuova inchiesta sulla compravendita di voti, decide di rinunciare alle primarie con il Pd, anche in Piemonte sceglie la corsa in solitaria candidando Sarah Disabato. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Il leader M5S, Giuseppe Conte, si esprime così a ‘Accordi&Disaccordi’ sul Nove parlando del rapporto con il Pd guidato da Elly Schlein. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Si tratta delle spese necessarie per tutta l’organizzazione dei gazebo e che i due candidati dovranno dividere, come da accordi presi tra le parti. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Il primo è ormai arcinoto e raccontato da tutte le testate nazionali: una nuova inchiesta della Procura di Bari, dopo quella sul Comune, ha portato alle dimissioni dell’assessora ai Trasporti della regione Puglia, Anita Maurodinoia (Pd), accusata di voto di scambio. (Orticalab)

A Bari il centrosinistra cerca una soluzione dopo lo strappo (AGI - Agenzia Italia)