Armi a Kiev, scaricabarile del ministero della Difesa: “L’invio degli obici scadenti deciso da Draghi. Manutenzione? Da una ditta Usa”

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Li ha mandati Draghi, è colpa degli americani. Aveva sorpreso, fatto indignare o deridere la vicenda dei 20 obici non funzionanti che l’Italia ha consegnato a Kiev. Dopo tre giorni di silenzio da che il Fincial Times aveva rivelato la notizia interviene direttamente il Ministero della Difesa che non la nega ma minimizza la portata dell’incidente che aveva fatto il giro del mondo. Se non altro perché Zelensky, in vista della controffensiva che proprio oggi dichiara “imminente”, aveva fatto decine di appelli all’Occidente per avere (presto) sistemi d’arma efficienti. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri media

I pezzi d’artiglieria, a quanto sembra, facevano parte di un lotto giacente da diversi anni in un deposito all’aperto, erano stati rimessi parzialmente in pristino ma, per accelerare al massimo la consegna, avrebbero dovuto completare il processo di riparazione una volta giunti in Ucraina, tramite un kit di componenti fornite dagli Stati Uniti. (Armi e Tiro)

Tuttavia, qualche giorno fa il Financial Times ha riportato la notizia che nessuno dei primi venti mezzi forniti come parte dell'assistenza militare era pronto per essere usato. Come stabilito dal Governo Draghi lo scorso anno, l’Italia ha consegnato all’Ucraina venti carri d’artiglieria M109L tra i circa 300 che erano stati depositati presso il centro di manutenzione di Lenta, nel vercellese. (Panorama)

"Alcuni quotidiani italiani hanno ripreso un articolo del Financial Times secondo il quale un anonimo consigliere del Ministro della Difesa ucraino avrebbe espresso disappunto per la qualità di alcune forniture militari, inviate da vari Paesi, per aiutare l’Ucraina. (Adnkronos)

Secondo quanto riferito da Radio Free Asia, la Cina ha aggiornato le sue regole di reclutamento militare per concentrarsi sui “preparativi per la guerra” e sull’arruolamento con breve preavviso di personale qualificato, una mossa secondo gli analisti dovuta alla necessità di Pechino di avere soldati pronti a combattere una guerra regionale ad alta tecnologia. (Periodico Daily)

La competitività delle industrie europee, il sostegno all‘Ucraina, una risposta europea comune in materia di migrazione e la salvaguardia dei valori democratici e dello stato di diritto, dipendono da decisioni europee comuni e sono le priorità della Presidenza svedese. (LaPresse)

Una notizia riportata dal Financial Times su informazione del consigliere della Difesa di Kiev, che riporta l'arrivo di 20 cannoni semoventi pronti per la rottamazione. Sembra l'esito di una tragicommedia, perlomeno il governo italiano sembra aver imparato dall'errore e parte del secondo lotto di cannoni inviato durante Pasqua è già operativo sul campo di battaglia. (Money.it)