Raccoglie “falso zafferano” e ci cucina la pasta: morto avvelenato un uomo di Pordenone

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Muore così, un uomo di 62 anni della provincia di Pordenone, per un’intossicazione da colchicina.

L’aveva raccolta insieme ad altre erbe spontanee e utilizzata in cucina per farne un pesto, ma quello che pensava fosse aglio orsino era in realtà còlchico autunnale, una pianta molto velenosa.

Il consiglio sempre valido è uno solo: evitare di raccogliere fiori, piante, erbe spontanee o funghi se non si ha la certezza di conoscerle molto bene

Tutto è accaduto a Travesio, Pordenone, dove il signor Valerio aveva raccolto pochi giorni fa del il “colchino d’autunno”, o croco, conosciuto anche come “zafferano bastardo” o “falso zafferano” o ancora “arsenico vegetale”, confondendolo con l’aglio orsino. (greenMe.it)

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Dopo averla ingerita, l’uomo ha avvertito dolori tremendi, ma non ha chiesto immediatamente aiuto, essendo reduce del Covid e pensando che potesse essere un effetto collaterale tardivo Secondo una ricostruzione della vicenda, la scorsa settimana l’uomo aveva fatto una passeggiata nei prati attorno a casa per raccogliere dell’aglio da impiegare come condimento. (L'HuffPost)

Dal Friuli-Venezia Giulia giunge una notizia che ci ricorda quanto il riconoscimento delle erbe spontanee sia un’arte delicata. Secondo le ricostruzioni l’uomo avrebbe confuso l’aglio orsino (Allium ursinum), specie commestibile, con il colchico o falso zafferano (Colchicum autumnale), molto simile al croco ma estremamente velenoso, detto infatti anche arsenico vegetale. (Montagna.tv)

Stando ad una prima ricostruzione, durante una passeggiata nel bosco una decina di giorni fa aveva raccolto del còlchico autunnale, una pianta molto velenosa, scambiandolo erroneamente per aglio orsino (triestecafe.it)

La ricetta letale. Secondo la testimonianza raccolta dall'Ansa, Pinzana una volta a casa ha preparato un condimento a base di pesto, realizzato con le piante raccolte, note anche come "falso zafferano, per la grande somiglianza dei fiori. (Il Messaggero)

“Il colchico d’autunno ha i petali color violetto e i pistilli arancio scuro che sembrano quelli dello zafferano, ma bisognerebbe sempre ricordare che lo zafferano vive nei paesi caldi e non in montagna (Il Fatto Quotidiano)

La vittima è Valerio Pinzana, viveva a Travesio e lavorava come tecnico della Snam Rete Gas. L’uomo l’aveva poi utilizzata qualche giorno dopo per fare un pesto di erbe spontanee e condire la pasta, la cui ingestione si è poi rivelata fatale. (Ck12 Giornale)