OCSE: fra desideri, proiezioni e realtà, la ripresa potrebbe tardare ad arrivare

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Nelle sue ultime previsioni economiche, l’OCSE ha affermato di aspettarsi un’economia globale in contrazione nel 2020, del 4,2%.

L'unica certezza è che sarà la Cina il paese con il maggior recupero che porterà Pechino a pesare un terzo dell'economia mondiale.

Ciò riflette una revisione al rialzo di una stima fatta a settembre che indicava un calo del 4,5% del PIL reale.

Vediamo che il PIL globale sarà di circa 7 trilioni di dollari USA - circa un terzo dell'economia statunitense - inferiore entro la fine del 2022 di quanto sarebbe stato nelle nostre proiezioni pre-pandemiche. (Euronews Italiano)

La notizia riportata su altri media

Molto lenta la discesa negli anni a venire: nel 2021 il debito/Pil si attesterà al 158,3%, nel 2022 al 158,2%. I ritardi degli investimenti pubblici e il rallentamento di quelli privati ridurrà il ritmo della ripresa nel 2022. (Rai News)

Nel rapporto sulle “Prospettive economiche”, l’Ocse ha avvertito l’Italia che “la ripresa sarà lenta e disuguale”. Gli investimenti dovrebbero trovare nuova linfa nel 2022, “poiché gli investimenti pubblici aumenteranno e le imprese in settori più resilienti” inizieranno a intraprendere “investimenti sostitutivi”. (Il Domani d'Italia)

La ripresa sarà lenta e disuguale", avverte l'Ocse .L'organismo internazionale per la cooperazione e lo sviluppo economico insiste sul fatto che le restrizioni legate al coronavirus e l'incertezza peseranno sull'attività economica, gli investimenti e l'occupazione "fino al raggiungimento dell'immunità generale", quando un vaccino efficace sarà stato distribuito ampiamente, stimolando il consumo e facilitando il risparmio. (America Oggi)

La ripresa sarà disomogenea tra paesi e settori, e potrebbe portare a cambiamenti duraturi nell’economia mondiale. Secondo l’Organizzazione con sede a Parigi, l’Europa e il Nord America stanno ora subendo il peso maggiore di una recrudescenza del virus, bloccando la ripresa globale. (quoted business)

Nel 2021 è prevista una crescita del Pil italiano del 4,3 per cento, mentre nel 2022 l’aumento darà del 3,2 per cento. Il tasso di disoccupazione sarà del 9,4 per cento quest’anno per poi arrivare all’11 per cento nel 2021 e al 10,9 per cento nel 2022. (elivebrescia.tv)

La valutazione dell’Ocse è che, dopo il “brusco calo” del Pil italiano nel 2020 – pari a -9,1% – il Prodotto interno lordo nazionale dovrebbe aumentare del 4,3% nel 2021 e del 3,2% nel 2022. Secondo l’Ocse, il Pil del mondo si contrarrà del 4,2% nel 2020, per poi rimbalzare a +4,2% nel 2021 e di un ulteriore +3,7% nel 2022. (Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente)