Decapitata la corte di Cassazione: altra sconfitta del Csm

L'HuffPost INTERNO

A ricorrere contro le due nomine un altro candidato, Angelo Spirito.

L’organo di Palazzo Spada ha, infatti, annullato la nomina di Pietro Curzio e Margherita Cassano, rispettivamente primo presidente e presidente aggiunto della Suprema corte.

Perché le due nomine, fatte dal Csm a luglio 2020, sono ormai carta straccia.

Elemento che, però, non è bastato a Palazzo Spada per considerare legittima la loro nomina

E ora anche nel caso dei vertici della Suprema corte che sono, lo ricordiamo, tra i magistrati più importanti d’Italia. (L'HuffPost)

La notizia riportata su altre testate

Accoglienza infatti il ricorso del giudice Angelo Spirito ha dichiarato illegittime le nomine, fatte nel 2020 dal Csm, del presidente della Suprema Corte Pietro Curzio e del presidente aggiunto Margherita Cassano. (Il Sole 24 ORE)

Il Consiglio di Stato, con due distinte sentenze pubblicate oggi, ha decapitato i vertici della Corte di Cassazione. Ora la parola passa di nuovo al Consiglio superiore della magistratura che ha diverse opzioni, compreso quello di riadottare gli stessi provvedimenti ma con diverse motivazioni. (Sky Tg24 )

«Certamente – prosegue – il presidente Curzio saprà svolgere l’impegnativo incarico con consapevolezza e lungimiranza, contribuendo a promuovere quel rinnovamento nel governo autonomo di cui vi è necessità da tutti avvertita». (Il Riformista)

Così Antonino Galletti, Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Roma, commenta la pronuncia del CdS sulla nomina del Primo Presidente e del Presidente Aggiunto della Suprema Corte Ad aprirla dovrebbe essere il discorso sullo stato della giustizia italiana del primo presidente. (Italia Oggi)

Giustizia, il Consiglio di Stato azzera il vertice della Cassazione: bocciate le nomine del presidente Curzio e della vice Cassano di Liana Milella , Luca Serranò , Chiara Spagnolo. Alla vigilia dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, che si svolgerà il 21 gennaio, respinti i vertici scelti dal Csm nel 2020 (La Repubblica)

Perché con la sentenza numero 268 del 2022 depositata oggi, la quinta sezione del Consiglio di Stato ha accolto il ricorso avverso la nomina dell’attuale primo presidente della Cassazione Pietro Curzio, ora formalmente decaduto dalla carica. (Il Dubbio)