Perché il disastro di Baltimora è un grosso problema per il commercio globale

WIRED Italia ESTERI

Nelle prime ore di martedì mattina, la catena di approvvigionamento globale e un'importante infrastruttura costiera degli Stati Uniti si sono scontrate nel peggiore dei modi. A Baltimora, un'enorme nave portacontainer, la Mv Dali, si è schiantata contro un pilastro del ponte Francis Scott Key, facendone crollare la campata centrale nel fiume Patapsco e interrompendo il collegamento tra il porto della città e l'oceano Atlantico. (WIRED Italia)

Ne parlano anche altre testate

Grace Ocean Private, con sede a Singapore, è formalmente proprietaria della Dali. Synergy Marine Pte Ltd., anch’essa con sede a Singapore, è il gestore della nave (ShipMag)

Un monumento in memoria degli operai uccisi dal crollo del ponte Francis Scott Key, a Baltimora la scorsa settimana. Vicino al memoriale sono state collocate bandiere, croci e caschi da cantiere. Due lavoratori sono sopravvissuti, due corpi sono stati trovati in un pick-up sommerso nel fiume e si presume che altri quattro uomini siano morti. (Il Sole 24 ORE)

Savona. La portacontainer Dali ha una portata di 9000 container, simile a quelle che operano su Vado. (IVG.it)

Baltimora – Sono iniziati i lavori di rimozione di un sezione del ponte di Baltimora crollato martedì scorso dopo lo schianto di una nave portacontainer. L’inchiesta sulla tragedia viene condotta dal National Transportation Safety Board (che ha ripreso l’area dell’incidente con i droni), un’agenzia investigativa indipendente del governo degli Stati Uniti che ha il compito di indagare sugli incidenti accaduti in occasione di un trasporto. (ShipMag)

Sei le vittime, due corpi recuperati nelle acque del fiume (LAPRESSE)

Le stime sulle perdite Il crollo del Francis Scott Key Bridge di Baltimora, avvenuto lo scorso 26 marzo, ha lasciato sgomento il mondo intero e ha causato notevoli disagi anche nel settore dell'industria automobilistica. (Auto.it)