L'ultimo saluto a Libero De Rienzo, commozione ai funerali a Paternopoli

Sky Tg24 INTERNO

Sia la compagna che il padre di Libero De Rienzo non hanno rilasciato dichiarazioni ai numerosi giornalisti e troupe televisive presenti

Sulla bara è stato deposto un cuscino di girasoli, fiore molto amato da Libero "Picchio" De Rienzo.

Insieme alla compagna dell'attore e al padre, il giornalista Fiore De Rienzo, circa cento persone, in prevalenza di Paternopoli, hanno assistito al rito nel rispetto delle normative anti Covid, come ieri aveva sottolineato il sindaco di Paternopoli, Salvatore Cogliano. (Sky Tg24 )

La notizia riportata su altri media

A darne notizia il legale della famiglia De Rienzo Piergiorgio Assumma. Le esequie si svolgeranno giovedì 22 luglio alle 15:00 nella chiesetta del cimitero di Paternopoli, comune in provincia di Avellino di cui la famiglia è originaria. (RomaToday)

Lotito ha incontrato il Comune e visitato l'impianto. Tentativo della Lazio per riunire l'esterno e Maurizio Sarri che al Napoli fecero faville. (La Lazio Siamo Noi)

"La paura di morire non ha niente a che vedere con la morte ma ha solo a che vedere con la paura. Si inizia alle ore 20.00 con la tradizionale cena del Casale e a seguire alle ore 21.00 verrà proiettato il film "Sangue, la morte non esiste" (ita, 2005 regia Libero de Rienzo). (RomaToday)

Libero De Rienzo, domani i funerali a Paternopoli: non saranno in forma privata di Ilaria Urbani. (siano). (La Repubblica)

A dare l'annuncio, con una nota diffusa alla stampa, è Piergiorgio Assumma, l'avvocato di fiducia della famiglia dell'interprete famoso per i suoi ruoli nella saga di "Smetto quando voglio" e "Santa Maradona", fra gli altri. (IL GIORNO)

Lo annuncia in una nota l’avvocato della famiglia De Rienzo, Piergiorgio Assumma, in accordo con i familiari. «I funerali, non saranno svolti in forma privata - si legge nella nota - affinché si possa celebrare “Picchio”, la persona che era, il suo talento e la sua grande umanità che l’ha portato ad entrare nel cuore della gente» (Corriere della Sera)