Italia-Francia 2006, Lippi e il retroscena sul rigore di Trezeguet

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La finale dei Mondiali 2006 fu decisa sicuramente dal tiro di Fabio Grosso e il suo meraviglioso sinistro a incrociare.

Marcello Lippi ricorda un episodio della finale dei Mondiali del 2006 tra Italia e Francia: ecco cos’ha pensato il ct quando ha visto Trezeguet dal dischetto.

Effettivamente, David sbagliò quel calcio di rigore contro il Milan a cui faceva riferimento l’ex allenatore della Juventus

Solo Trezeguet ad un certo punto si offrì di calciarli – ricorda Lippi – Era lui stesso a dover battere dal dischetto nella finale del 2006. (CalcioToday.it)

Su altre fonti

vedi letture. Lippi sulla nazionale di Mancini: "Ottimo lavoro, ha rischiato facendo giocare i giovani". (TUTTO mercato WEB)

A pochi giorni dalla pubblicazione dei nomi in lizza per la vittoria del Pallone d'Oro 2021 arriva un'importante elezione al riguardo da parte di due grandi allenatori. Gli azzurri di Luciano Spalletti hanno infatti compiuto un inizio di torneo eccezionale conoscendo solo vittorie. (CalcioNapoli1926.it)

Nessuno doveva fare il fenomeno, perché i fenomeni non vincono le partite da soli" Marcello, intervenuto al Festival dello Sport, ha parlato del suo passato da allenatore: "Ho sempre cercato di creare dei gruppi di lavoro che avessero determinati presupposti psicologico. (ilBianconero)

La partita più importante della mia vita lo giocherei proprio con lui" Marcello Lippi, ex allenatore della Juve, ricorda la finale di Champions League persa dai bianconeri contro il Milan: "​Nel 2003, con la Juve, abbiamo massacrato il calcio spagnolo, abbiamo vinto anche contro il Barcellona. (Calciomercato.com)

Ha rischiato facendo giocare tanti giovani, alcuni hanno esordito prima in nazionale che nelle squadre di club" Il calcio è globalizzato, la vera espressione del calcio di una nazione non sono le squadre di club, ma le nazionali. (Tutto Juve)

Oggi, durante il Festival dello Sport, ha parlato Marcello Lippi, ex tecnico della Juventus e della Nazionale italiana, portata sul tetto del mondo nel 2006. Ha rischiato facendo giocare tanti giovani, alcuni hanno esordito prima in nazionale che nelle squadre di club” (SpazioJ)