Yacht, ville e depositi bancari degli oligarchi russi: un tesoro che vale 300 miliardi. Si decide la procedura

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La discussione. Il primo in Europa a parlare della confisca e della vendita degli asset russi per finanziare la ricostruzione dell’Ucraina era stato a inizio mese il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.

La possibilità di procedere con la confisca dei beni russi sequestrati, infatti, dipende essenzialmente dalle legislazioni nazionali.

Per facilitare la discussione, già oggi la Commissione europea presenterà le sue proposte per costruire un quadro comune Ue entro cui, se gli Stati lo vorranno, potranno muoversi. (ilgazzettino.it)

Ne parlano anche altri giornali

(askanews) – La Commissione europea ha proposto oggi a Bruxelles una modifica del Trattato sul funzionamento dell’Unione che aggiungerà un nuovo reato alla lista dei crimini gravi con dimensione transfrontaliera (art. (Agenzia askanews)

Tale attività si è rivelata indispensabile nell’eventualità che alcune aziende, distanti anche centinaia di metri dal torrente, attraverso tubazioni abusive, potessero sversare liquami direttamente nei citati alvei fluviali. (Corriere di Lamezia)

Per poi venderle in modo da reperire le risorse necessarie alla ricostruzione dell’Ucraina, esattamente come succede in Italia con i beni strappati alla mafia. L’Unione europea vuole mettere le mani sul tesoro degli oligarchi russi, passando dal sequestro alla confisca delle loro proprietà. (La Stampa)

- BRUXELLES, 25 MAG - Nell'ambito dei diversi pacchetti di sanzioni dell'Unione europea alla Russia per l'aggressione all'Ucraina sono stati congelati sino ad ora beni per 10 miliardi agli oligarchi russi. (Tiscali Notizie)

A frenare questa possibilità è però la legge svizzera, questa al momento non permette un simile utilizzo di beni confiscati a terzi. La stessa cosa vale per i 350 miliardi della Banca centrale russa, congelati tutto in tutto il mondo. (Ticinonline)

L'Italia, da sola, ha messo il sigillo a beni per poco meno di 2 miliardi. I loro beni devono essere sequestrati e, dove possibile, impiegati per la ricostruzione del Paese». (ilgazzettino.it)