Arresto Pappaianni, in casa una piccola palestra per tenersi in forma - CatanzaroInforma

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Inoltre la casa era dotata di una piccola palestra domestica con panche e bilanciere per aiutare il ricercato a fare movimento nonostante la reclusione forzata.

Agostino Papaianni, è stato detto nel corso della conferenza stampa che ha seguito la sua cattura, è stato anche coinvolto nel procedimento “Black Money” per associazione mafiosa.

Questo è il secondo latitante vibonese sfuggito all’operazione Rinascita-Scott che si nasconde nel Catanzarese. (CatanzaroInforma)

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LEGGI ANCHE | Papaianni, uno dei capi storici del clan Mancuso, si nascondeva in un B&B di Catanzaro Si tratta di Agostino Papaianni, 70enne di Coccorino di Joppolo. (Calabria 7)

L’uomo, residente a Coccorino (nel comune di Joppolo), è considerato esponente di spicco del clan Mancuso e referente della consorteria criminale per il comprensorio di Capo Vaticano. Secondo le prime informazioni pare che il latitante si nascondesse in un B&B di un quartiere del capoluogo di regione (Il Fatto di Calabria)

Al suo interno, oltre a numerosi libri e riviste, il boss si era fatto sistemare anche una palestra completa di pesi e bilancieri per tenersi in forma. Da quanto si apprende in quell’appartamento di Catanzaro il presunto boss di Capo Vaticano ci era arrivato ad aprile, stipulando un contratto sotto falso nome (CityNow)

– continua sotto –. Si nascondeva in un B&b nel quartiere Janò di Catanzaro il latitante Agostino Papaianni, raggiunto da un ordine di custodia cautelare nell’ambito dell’operazione “Scott-Rinascita”, coordinata dalla Dda della Procura di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri, scattata all’alba del 19 dicembre del 2019. (PUPIA)

Inoltre la casa era dotata di una piccola palestra domestica con panche e bilanciere per aiutare il ricercato a fare movimento nonostante la reclusione forzata E’ in buona forma fisica il 70enne, latitante sfuggito alla cattura nel corso del maxi blitz Rinascita-Scott del dicembre 2019 contro le cosche vibonesi. (Internapoli)

A bordo di una Mercedes sulla quale c'erano altre tre persone stava entrando in Ticino. L'operazione degli agenti della Polizia di frontiera si è sviluppata nel corso del servizio di perlustrazione e controlli di retro valico (laRegione)