Libia, una Corte della Virginia chiede l’arresto di Haftar

Difesa e Sicurezza ESTERI

Negli ultimi mesi l’uomo forte della Cirenaica ha subito un processo in base alle leggi americane, in quanto gode della doppia cittadinanza.

Al Congresso americano stanno montando le richieste che il Generale sia processato per i crimini di guerra commessi dal 2014, sempre in base alla doppia cittadinanza.

Una Corte della Virginia ha spiccato un mandato d’arresto per Haftar.

Un Tribunale della Virginia ha appena emesso un mandato di arresto contro di lui, a seguito di una causa intentata da quattro famiglie, che lo accusavano di crimini di guerra. (Difesa e Sicurezza)

La notizia riportata su altri giornali

Lo sostiene il sito Libya Akhbar citando un generale capo delle “sale operative della regione occidentale”, che definisce il velivolo “un drone ostile abbattuto dalla difesa antiaerea a nord di Tarhouna”. (L'HuffPost)

Il generale libico citato da Libya Akhbar ha definito il velivolo «un drone ostile abbattuto dalla difesa antiaerea a nord di Tarhouna». Tuttavia, secondo il sito Libya Akhbar, che cita un generale capo delle «sale operative della regione occidentale», il drone italiano precipitato in Libia sarebbe stato «abbattuto» dalla contraerea delle forze di Haftar. (Open)

Questo “svolgeva una missione a supporto dell’operazione Mare Sicuro e seguiva un piano di volo preventivamente comunicato alle autorità libiche”. La città è sotto assedio, tanto che nei giorni scorsi c’è stata una violenza battaglia con le milizie della Settima brigata, alleate di Haftar. (Difesa e Sicurezza)

Il drone italiano, spiega la Difesa, “seguiva un piano di volo preventivamente comunicato alle autorità libiche”. Secondo The Libyan Address, che cita una ‘fonte militare’, la contraerea dell’Esercito nazionale libico, che fa capo a Khalifa Haftar, ha abbattuto un drone a Tarhuna, nella regione della Tripolitania. (Il Primato Nazionale)

Per quanto riguarda il drone, possiede sensori elettro-ottici, infrarossi e radar posti sotto la fusoliera, che consentono capacità di osservazione e di rilevamento uniche, in grado di operare anche di notte e in ogni condizione di tempo, trasmettendo a terra filmati e immagini ad alta definizione. (Open)

I libici hanno detto trattarsi di un aereo a pilotaggio remoto dell’aeronautica turca ma le insegne sono inequivocabilmente italiane. Con un comunicato del pomeriggio la nostra Aeronautica militare ha confermato che “nella giornata odierna è stato perso il contatto con un velivolo a pilotaggio remoto dell’Aeronautica militare, successivamente precipitato” in Libia (StatoQuotidiano.it)