Escort e regali di lusso nella villa di Forte dei Marmi per gli appalti

LA NAZIONE INTERNO

Cene di lusso e festini con escort, oggetti di design, buoni carburante e biglietti per lo stadio, soggiorni in ville a Forte dei Marmi e in Sardegna, ma anche mazzette e consulenze, sarebbero stati il prezzo della corruzione per far ottenere alla società Esa (Ecologia Soluzione Ambiente) di Bibbiano commesse da pubblici ufficiali, tra cui due graduati dell’Esercito. L’indagine "Leonida" della Guardia di Finanza e della Procura di Reggio colpisce infatti anche esponenti dell’agenzia Aid, ente vigilato dal Ministero della Difesa. (LA NAZIONE)

Ne parlano anche altre testate

– «Io avevo fatto un lavoro all’epoca, 500 euro mi hanno dato di benzina. Le intercettazioni hanno giocato una parte fondamentale nell’indagine, sia per ricostruire gli escamotage che sarebbero stati utilizzati per affidare ad Esa le commesse, sia per comprendere quale fosse la contropartita ricevuta dai pubblici ufficiali e dalle persone incaricate di pubblico servizio. (LA NAZIONE)

L'inchiesta delle fiamme gialle emiliane che ha portato all'arresto di un imprenditore, a 5 interdizioni e 14 avvisi di garanzie nell'ambito dello smaltimento dei rifiuti, ha portato ad una perquisizione in una villa di Forte dei Marmi (NoiTV - La vostra televisione)

Agli arresti domiciliari ci sarebbe finito il socio unico e presidente del Cda di Greenlife srl e di Ecologia Soluzione Ambiente Spa, l'azienda reggiana coinvolta con sede a Bibbiano. (Liberoquotidiano.it)

Di Cristian Lamorte | 17 Aprile 2024 alle 19:40 (RadioSienaTv)

Reggio Emilia, 16 aprile 2024 – Anche un generale dell’Esercito coinvolto nell’Operazione Leonida della Guardia di Finanza e della Procura di Reggio Emilia contro la corruzione nelle pubbliche commesse dell’agenzia Aid, ente vigilato dal Ministero della Difesa. (il Resto del Carlino)

Di Francesca Chilloni Escort e regalie in cambio di appalti: anche una grande commessa di ambito Nato nelle carte dell’inchiesta ’Leonida’ sulla presunta corruzione di ufficiali pubblici dell’Agenzia Industrie Difesa (Aid) da parte di Enrico Benedetti, patron dell’Esa di Bibbiano, finito agli arresti domiciliari martedì mattina su richiesta della Procura di Reggio. (LA NAZIONE)