HSBC licenzia 35 mila persone: spazio vitale in Asia e automazione

Key4biz ECONOMIA

Le cause: Brexit, Coronavirus, perdite in Europa e USA, nuovi mercati asiatici, ma anche voglia di innovare e automatizzare.

A Londra le banche hanno già licenziato migliaia di persone per far posto a software bot.

Dalla HSBC Tower nei Docklands di Londra è partito l’ordine di tagliare 35 mila posti di lavoro entro tre anni.

Il Financial Times ha invece riportato una stima Wells Fargo sulla disoccupazione tecnologica negli Stati Uniti, secondo cui entro dieci anni il settore bancario licenzierà più di 200 mila lavoratori, che saranno sostituiti dall’automazione e la robotica. (Key4biz)

Su altri media

Quinn ha detto di temere peraltro un ulteriore contraccolpo nel 2020 legato agli effetti dell'emergenza coronavirus. Quinn ha spiegato che il numero di dipendenti del gruppo nel mondo, pari a 235'000, dovrà essere ridotto a 200'000 per fine 2022. (laRegione)

Non è certo una notizia rassicurante se rapportata in un ambiente dove il mercato mondiale la fa da padrone…. Il colosso ora guarda ai mercati asiatici. Così Hsbc ha dovuto annunciare per i prossimi 3 anni, nelle sedi di tutto il mondo, un taglio di almeno 35mila posti di lavoro. (Italia Sera)

Alla base di questa drastica scelta il crollo del 33% dei profitti annuali nel corso del 2019. Dopo le recenti dichiarazioni sui prossimi tagli di Unicredit e Ubi Banca ora la palla passa al colosso britannico Hsbc presente in ben 64 paesi, e i numeri lievitano. (Bluerating.com)

Quinn ha detto di temere peraltro un ulteriore contraccolpo nel 2020 legato agli effetti dell’emergenza coronavirus. Il piano è il più pesante per il gigante bancario dalla crisi del 2012. (Corriere del Ticino)

La banca, che conta ora 235.000 dipendenti, si aspetta di incorrere in spese di ristrutturazione da 7,2 miliardi di dollari. Per questo stiamo riducendo il costo base della HSBC, ma è una proposta con l'obiettivo della crescita". (Euronews Italiano)

Hsbc è presente in più di 50 Paesi, ma ricava la metà del fatturato dal mercato asiatico. La più grande banca europea ridimensionerà le operazioni negli Stati Uniti, nell'Europa continentale e nella propria banca d'investimento dopo aver registrato un calo del 53% sull'utile netto del 2019, che si è attestato a 5,97 miliardi di dollari. (Italia Oggi)