Referendum Istituzionale del 1946. Locorotondo si riscopre di fede monarchica

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Nicola Conti, limpida figura di antifascista che subito dopo l’assassinio di Matteotti si iscrisse per solidarietà al Partito Socialista Unitario di cui il deputato assassinato era segretario, meno condizionati nel rapporto con le masse.

A Locorotondo la Monarchia ha sbancato ma si preparano già i bagagli per saltare sul carro della Repubblica, rivendicandone – falsamente – l’adesione in tempi non sospetti. (AgoraBlog)

La notizia riportata su altri giornali

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella apre il suo messaggio di augurio per il 2 giugno, 74° anniversario della fondazione della Repubblica italiana, ricordando ​«il momento particolarmente difficile per il Paese» alle prese con l'epidemia da Coronavirus. (BolognaToday)

La Repubblica prevalse anche nel voto espresso dai trentini di allora: 192.123 ovvero l’85% mentre furono in 33.903 a preferire la monarchia, il 15%. Il 1° luglio fu nominato il primo presidente della Repubblica Italiana, Enrico De Nicola, mentre Alcide De Gasperi fu il primo presidente del Consiglio, e con il 1° gennaio del 1948 entrava in vigore la nuova Costituzione della Repubblica italiana. (la VOCE del TRENTINO)

La battaglia elettorale tra Repubblica e Monarchia è stata estremamente tirata soprattutto per le scelte che sono state fatte al Sud. Ci state segnalando in massa una foto riguardante il referendum del 2 giugno 1946, quello che a conti fatti ha segnato la storia recente del nostro Paese. (Bufale.net)

Il Referendum che chiedeva agli italiani di scegliere tra Monarchia e Repubblica, vide le italiane al voto per la prima volta. 2 Giugno 1946. (Rai News)

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella apre il suo messaggio di augurio per il 2 giugno, 74° anniversario della fondazione della Repubblica italiana, ricordando ​«il momento particolarmente difficile per il Paese» alle prese con l'epidemia da Coronavirus. (BolognaToday)

Sì, perché in tantissimi personaggi famosi, dello spettacolo e non solo, ma anche nomi insospettabili, votarono in favore della Monarchia in occasione del Referendum del 1946. Una forma di governo sposata grazie alla vittoria nel Referendum con uno scarto di circa due milioni di voti in favore della Monarchia. (Notizie.it)