Crisanti si dimette dopo le intercettazioni di Zaia: «Questo regime intimidatorio in Veneto deve finire»

Corriere della Sera INTERNO

Il ricercatore lascia l’università di Padova per l’inchiesta sulla «faida dei tamponi» con il presidente della Regione: «Se emergessero ipotesi di reato inseguirò Zaia fino alla fine del mondo. Intercettati anche miei colleghi: valuterò la rilevanza penale» (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre testate

Le dimissioni di Crisanti, dai rapporti tesi con l’Ateneo alla mail inviata alla rettrice: “Voglio essere libero” In un messaggio inviato l’ultimo giorno del 2022 il professore dell’Università di Padova spiega i motivi della sua decisione drastica (La Stampa)

Lo facciamo dal punto di vista scientifico, senza entrare nel merito della comunicazione politica, ma dicendo con chiarezza che quanto espresso anche quest’oggi dal Senatore Crisanti non rappresenta la realtà delle cose”, rende noto la sanità della Regione Veneto, per voce del dottor Gianluigi Masullo, direttore generale (facente funzioni) della sanità regionale. (Il Mattino di Padova)

Crisanti ha dato le dimissioni dall'Università di Padova, per potersi tutelare legalmente "senza mettere in imbarazzo" l'Ateneo. (Fanpage)

"Se si ravviserà un reato lo inseguirò fine alla fine del mondo" (Agenzia askanews)

Roberto Rigoli e Luca Zaia (Corriere della Sera)

PADOVA-TREVISO - Il ricorso diffuso da parte del Veneto ai test antigenici negli ospedali e nelle rsa per anziani torna ad essere terreno di scontro tra il Presidente del Veneto, Luca Zaia, gli attuali vertici della sanità regionale e Andrea Crisanti, ora senatore del Pd e sino alla fine dello scorso anno professore di Microbiologia dell'Università di Padova. (Oggi Treviso)