Risoluzione Onu, cosa cambia per la Palestina. I nuovi diritti e quelli ancora negati

QUOTIDIANO NAZIONALE ESTERI

Giornata storica ieri per il riconoscimento internazionale della Palestina: l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che esorta il Consiglio di Sicurezza a riconsiderare la piena adesione dello Stato all'Onu. 143 i voti a favore, 9 i contrari (tra cui Stati Uniti e Argentina) e 25 gli astenuti, tra cui Italia, Germania e Regno Unito. Il mese scorso il Cds ha respinto la questione, trainato dal veto degli Stati Uniti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se ne è parlato anche su altri media

La civiltà dell'hamburger e Israele hanno direttamente votato contro, come prevedibile. L'Italia si è astenuta sulla risoluzione dell'Assemblea Generale Onu che riconosce la Palestina come qualificata per diventare membro a pieno titolo delle Nazioni Unite (Il Giornale d'Italia)

L'Assemblea Generale ha adottato a larga maggioranza una risoluzione che migliora lo status palestinese garantendogli «nuovi diritti e privilegi» (ma non quello di voto), e invitando il Consiglio di Sicurezza a riconsiderare favorevolmente la sua richiesta di diventare il 194esimo paese membro dell'organizzazione internazionale. (ilGiornale.it)

Sulla risoluzione, proposta dal rappresentante degli Emirati Arabi, l'Italia si è astenuta, mentre gli Stati Uniti hanno votato contro perché preferirebbero che lo stato nascesse da una negoziazione con Israele. (Italia Oggi)

La risoluzione Onu sulla Palestina Roma, 11 mag – Nella giornata di ieri l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha votato una risoluzione che rafforza i diritti della Palestina all’interno dell’organismo e soprattutto ne riconosce lo status di possibile membro dell’Onu. (Il Primato Nazionale)

L'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha votato ad ampia maggioranza la risoluzione che riconosce la Palestina come qualificata per diventare membro a pieno titolo delle Nazioni Unite, raccomandando al Consiglio di sicurezza di riconsiderare la questione. (Il Sole 24 ORE)

Una decisione che non è piaciuta all'ambasciatore di Israele all'Onu, Gilan Erdan. Per l'approvazione piena è ora necessario il via libera del Consiglio di Sicurezza, dove gli Usa il mese scorso hanno posto il veto, a cui l'Onu ha raccomandato di "riconsiderare favorevolmente la questione". (Il Giornale d'Italia)