Vaiolo delle scimmie, sequenziato il virus

L'Unione Sarda.it SALUTE

Il virus sembra molto simile a quello che aveva causato dei casi in vari paesi tra cui la Gran Bretagna, Singapore e Israele nel 2018-19.

La maggior parte dei casi attuali di vaiolo delle scimmie in Europa "si è presentata con sintomi di malattia lievi e, per la popolazione più ampia, la probabilità di diffusione è molto bassa".

Nel 2018, ci sono stati tre casi nel Regno Unito dopo che una persona tornata dalla Nigeria ha infettato altri due membri della sua famiglia. (L'Unione Sarda.it)

La notizia riportata su altre testate

I casi in Italia. Intanto sono saliti a 5 i casi accertati di vaiolo delle scimmie in Italia. I ricercatori dello Spallanzani hanno completato la prima fase dell’analisi della sequenza del DNA del Monkeypox virus dei primi tre casi di vaiolo delle scimmie osservati in Italia e seguiti presso l’Istituto romano (Giornale di Sicilia)

Salgono a cinque i casi di vaiolo delle scimmie (Monkeypox) registrati in Italia. Sempre dallo Spallanzani comunicano che è stata completata "la prima fase dell'analisi della sequenza del Dna del Monkeypox virus dei primi tre casi di vaiolo delle scimmie osservati in Italia e seguiti presso l'Istituto romano". (Today.it)

Ma il primario rassicura: «Non c'è nessun allarme epidemico in atto «Bisogna fornire precise indicazioni sull'andamento dell’epidemia e sulle misure di prevenzione da mettere in campo». (La Sicilia)

Dopo l’invito alla cautela sui casi di vaiolo delle scimmie individuati in Italia e nel resto d’Europa, il professor Massimo Galli frena anche sull’ipotesi di ritorno alla vaccinazione anti-vaiolo, eliminata in Italia dal 1981. (Open)

Al momento non ci sono nuovi casi, ma questo è un fenomeno atteso quando si parla di malattie emergenziali, e le persone si suggestionano", continua Andreoni. Noi consideriamo questo genere di patologie quando il contagio avviene prevalentemente attraverso la via sessuale e questo non è il caso del vaiolo delle scimmie che si trasmette per contatti stretti tra persone o per via aerea con le goccioline di saliva. (Adnkronos)

In sostanza l’isolamento nel caso di contatti stretti con contagiati da vaiolo delle scimmie funziona come per il Covid. Dopo 21 giorni il soggetto è considerato non più a rischio (Imola Oggi)