Mes, Di Maio: «Con Pd posizioni diverse. Il “pacchetto riforme” è da migliorare»

Open INTERNO

Il ministro degli Esteri torna a rimarcare subito dopo il vertice «posizioni diverse con il Pd sul tema», ma assume toni più concilianti rispetto gli aut aut dei giorni scorsi: «C’è stato un confronto civile e costruttivo.

Tutti siamo d’accordo che dobbiamo dare una chance a questa compagnia ma è arrivato il momento anche di fare un’azione di responsabilità sugli amministratori.

È chiaro che abbiamo opinioni diverse, il M5S da sempre è preoccupato del Mes e di una serie di riforme che riguardavano le banche. (Open)

Se ne è parlato anche su altri media

Infine ha chiarito la posizione del Movimento cinque stelle sull’argomento: “Non possiamo pensare come Italia di firmare al buio il trattato. Di Maio ha quindi auspicato un negoziato: “Non bisogna accelerare – ha ammonito – con negoziato si puo’ migliorare. (Sicilianews24)

E alla fine non ha concesso nemmeno un applauso al premier (stessa posizione per la fedelissima Laura Castelli, viceministro dell'Economia), al contrario dei grillini D'Incà e Bonafede, visibilmente soddisfatti dalle parole del presidente del consiglio, come ha certificato l'applausometro. (Il Gazzettino)

Se vuole essere coerente, Luigi Di Maio ha una grande occasione per dimostrare che ha un briciolo di dignità”. Meloni a Di Maio: se ha dignità faccia cadere il governo. All’attacco anche la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. (Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente)

'ARTICOLO. USERNAME PASSWORD Se sei già un cliente accedi con le tue credenziali:. LA STRATEGIAROMA La premessa su cui Luigi Di Maio si fa forza è la seguente: «Se oggi si andasse a votare sul fondo Salva Stati, non ci sarebbero i numeri in Parlamento». (Il Gazzettino)

Lo dice Luigi Di Maio, conversando con i cronisti nel piazzale antistante Palazzo Chigi. Dal mio punto di vista non è una cosa strana non si abbia sempre la stessa posizione, altrimenti eravamo insieme prima delle elezioni". (OlbiaNotizie)

Vengono citate 11 occasioni in cui le modifiche del Fondo salva stati sono state oggetto di discussione in maggioranze delle quali i 5 stelle hanno fatto sempre parte. Gli oltre venti banchi vuoti (oltre a quello di Di Maio) di Palazzo Madama parlano da soli. (L'HuffPost)