Unilever chiude le gelaterie Grom e punta sulla grande distribuzione

Corriere della Sera ECONOMIA

E, mentre lo scenario internazionale (specie da barattolo, coppette e vaschette) pare in espansione, le botteghe italiane hanno subito una battuta d’arresto.

Grom conta sedi a Doha, Dubai, Giacarta, Lisbona, Londra, Los Angeles, Malibu, Marsiglia, Nizza, Parigi e Shanghai.

E che lo scopo è di «proseguire e accelerare i risultati di crescita che – dicono - dal 2015 al 2019 hanno registrato complessivamente un +46,7%». (Corriere della Sera)

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Per questo - si spiega ancora - abbiamo ristrutturato alcune gelaterie in Italia e stiamo valutando una nuova apertura sul territorio". Cambio di strategia di vendita per la multinazionale Unilever che nell'ottobre del 2015 ha acquisito i gelati Grom dai fondatori, i torinesi Guido Martinetti e Federico Grom. (Yahoo Notizie)

La sensazione è che Unilever abbia finito per arrestare il modello di espansione della rete. «Non accadrà — dice Panza —. (Corriere della Sera)

Grom, infatti, procederà alla dismissione dei punti 'retail' in favore di una politica che vuole puntare tutte le risorse nella grande distribuzione. A febbraio Udine perderà la gelateria Grom, che da sette anni è uno dei punti di riferimento degli amanti del gelato in via Rialto. (Il Friuli)

Ai dipendenti assunti a tempo indeterminato Unilever offirà la possibilità di una ricollocazione in altre gelaterie. I gelati di Grom saranno quindi venduti, oltre che nei supermercati, in ‘smart format’ come chioschi o biciclette gelato su strada. (Ticino Notizie)

Ma il dato certo è che sono lontani i tempi, era il 2012, in cui Martinetti veniva scelto da Berlusconi come potenziale candidato del suo schieramento per il suo ruolo di ‘giovane imprenditore che incarna il modello del sogno italiano’. (Fortune Italia)

L’azienda che fa parte del Gruppo Unilever cambia dunque strategia decidendo di abbassare le saracinesche a sette gelaterie del marchio, su un totale di 46 negozi, compresa la sede storica di Torino. Un cambio di passo, spiegano da Grom, a supporto del piano di crescita del brand per assecondare l’evoluzione del modello di business degli ultimi anni che “tiene conto di nuove opportunità, di nuovi canali e di nuovi modelli di acquisto e consumo”. (QuiFinanza)