Cina, in arrivo il provvedimento choc contro i software stranieri

Inews24 ESTERI

Il governo della Cina è pronto a rendere drastici provvedimenti contro i computer e software stranieri, prossimi ad essere banditi dal paese. Sorprende ancora una volta tutti il governo cinese.

E’ dell’ultima ora, infatti, la notizia del nuovo provvedimento dei ministri del paese contro i software ed i computer stranieri.

Cina, la sostituzione dei pc inizia dagli enti pubblici. Sempre il governo cinese, vorrebbe iniziare a rimuovere il “prima possibile”, i computer di fabbricazione americana dai propri uffici pubblici. (Inews24)

Su altri media

E' quanto riporta il Financial Times.La notizia arriva nel bel mezzo delle trattative tra gli Stati Uniti di Donald Trump e la Cina di Xi Jinping, volte a porre fine alla guerra commerciale tra le due potenze mondiali. (Finanza.com)

Cina, risposta agli Usa per il ban Huawei. L’ordine di dotarsi di tecnologie esclusivamente cinesi fa parte di un piano più ampio della Cina, che vuole affidarsi sempre di più al mercato domestico riducendo allo stesso tempo la dipendenza dai venditori stranieri. (Sky Tg24 )

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Resta da determinare poi l’impatto sul settore privato dell’ambizioso piano del governo centrale, in termini di adesione alle nuove direttive. Mentre sistemi operativi cinesi come Kylin OS hanno ecosistemi con sviluppatori più limitati nei software compatibili. (Gazzetta del Sud)

E fa eco alle mosse dell’amministrazione Trump per frenare l’uso della tecnologia cinese, come il colosso Huawei, negli Stati Uniti e nei paesi alleati. – Pechino ordina agli uffici governativi e alle istituzioni pubbliche di rimuovere computer e software stranieri entro tre anni. (Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente)

– PECHINO, 9 DIC – La Cina ordina la rimozione "dei computer e dei software esteri entro il 2022": lo riporta il Financial Times che dà conto dell’"editto del governo cinese per spingere gli enti pubblici ad adottare kit nazionali", dando un "colpo ad Hp, Dell e Microsoft" in risposta al sabotaggio dell’ amministrazione di Trump all’uso di tecnologia cinese negli Usa, tra cui quella di Hawei. (Corriere di Como)