Deve scontare oltre 11 anni: latitante turco arrestato nel Comasco

Agenzia askanews SALUTE

Dal controllo dei loro documenti, è emerso che il 42enne era colpito da un provvedimento internazionale di arresto per rapina, estorsione e minacce emesso nel dicembre 2010 dalla Corte d’assise di Instanbul e da un secondo provvedimento emesso dal procuratore della stessa città per vari reati, per una pena complessiva di 11 anni, 4 mesi e 10 giorni.L’uomo è stato così arresto ai fini estradizionali e recluso nella circondariale di Como a disposizione dell’autorità giudiziaria

(askanews) – Domenica scorsa personale della polizia di frontiera di Como ha arrestato un latitante turco di 42 anni ricercato in patria dove deve scontare poco più di 11 anni di reclusione. (Agenzia askanews)

Su altri media

Inoltre la casa era dotata di una piccola palestra domestica con panche e bilanciere per aiutare il ricercato a fare movimento nonostante la reclusione forzata E’ in buona forma fisica il 70enne, latitante sfuggito alla cattura nel corso del maxi blitz Rinascita-Scott del dicembre 2019 contro le cosche vibonesi. (Internapoli)

Secondo le prime informazioni pare che il latitante si nascondesse in un B&B di un quartiere del capoluogo di regione La Squadra Mobile di Catanzaro ha catturato nella mattinata di oggi uno dei latitanti sfuggiti il 19 dicembre del 2019 all’arresto nel maxi blitz “Rinascita-Scott” contro la ‘ndrangheta vibonese. (Il Fatto di Calabria)

Al momento dell’arresto, Papaianni, che aveva con sé documenti falsi, era da solo e non ha opposto resistenza Alla conferenza partecipano il Questore di Catanzaro, Mario Finocchiaro, e il Dirigente della Squadra Mobile Alfonso Iadevaia. (Corriere della Calabria)

Si tratta di Agostino Papaianni, 70enne di Coccorino di Joppolo. La Squadra Mobile di Catanzaro ha catturato nella mattinata di oggi uno dei latitanti sfuggiti il 19 dicembre del 2019 all’arresto nel maxi blitz Rinascita-Scott contro la ‘ndrangheta vibonese. (Calabria 7)

A bordo di una Mercedes sulla quale c'erano altre tre persone stava entrando in Ticino. L'operazione degli agenti della Polizia di frontiera si è sviluppata nel corso del servizio di perlustrazione e controlli di retro valico (laRegione)

Da quanto si apprende in quell’appartamento di Catanzaro il presunto boss di Capo Vaticano ci era arrivato ad aprile, stipulando un contratto sotto falso nome Al suo interno, oltre a numerosi libri e riviste, il boss si era fatto sistemare anche una palestra completa di pesi e bilancieri per tenersi in forma. (CityNow)