Lo stallo al fronte può favorire un primo passo verso i negoziati

la Repubblica ESTERI

Come ha detto il ministro degli Esteri di Kiev Kuleba: "Sarà il campo di battaglia a stabilire le trattative".

Non sarà un'impresa facile, perché i soldati di Kiev l'hanno munita di fortificazioni sin dal 2014 e sono pronti a lottare casa per casa.

Una sconfitta invece priverebbe il comando russo di qualsiasi chance di iniziativa, lasciandolo senza più riserve da gettare nella mischia.

E quello che oggi appare impossibile, tra due settimane potrebbe invece trovare un varco nelle trincee insanguinate del Donbass

Ma alcuni analisti sono convinti che questo groviglio di offensive e contrattacchi tra un paio di settimane arriverà allo stallo. (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Quella di Putin, però, non è stata una “operazione speciale” vittoriosa. “Ci sono due punti fermi – ha spiegato ieri Alberto Negri – La Russia ha combattuto col braccio dietro la schiena, stessa espressione usata dai generali americani durante la guerra del Vietnam. (Nicola Porro)

Le condizioni dell'eserito russo. Secondo Margarita Konaev, vicedirettore analisi presso il Center for Security and Emerging Technology «c'è un accordo generale sul fatto che l'esercito russo non sia in un grande stato, ma la politica guida la guerra e l'esercito russo rispetterà le direttive politiche. (ilmessaggero.it)

È a Lugansk che le truppe di Putin stanno facendo alcuni guadagni, e anche alcune pesanti perdite Putin sta al Donbass come Napoleone a Waterloo? (Nanopress)

Il messaggio in notturna del presidente ucraino Zelensky. Reportage . (Il Manifesto)

Usa al bando: Biden e Zuckerberg primi della lista Squilli di Donbass . (Il Manifesto)

Si registrano anche crescenti ammutinamenti, in particolare fra i militare di leva: in altre parole vi sono stati soldati russi che si sono rifiutati di obbedire agli ordini, in particolare se si trattava di attaccare obbiettivi civili. (ilmessaggero.it)