Baby Reindeer, la vera storia del comico Richard Gadd e della sua stalker: le 40 mila mail, l'episodio 4 e l'origine del titolo

«Devo denunciare una cosa. Una stalker. È una donna più anziana di me. Mi segue, mi manda mail in continuazione, mi chiama. Va avanti da circa sei mesi». Inizia con una denuncia la serie Netflix «Baby Reindeer», basata sulla vera storia del suo autore, il comico scozzese Richard Gadd, vittima di stalking per oltre due anni. La serie è un’opera «estremamente ed emotivamente veritiera». Una sorta di diario animato che Gadd ha realizzato a sei anni da quei fatti per affrontare il suo passato e «superare queste emozioni negative affrontandole a testa alta», come ha raccontato al'edizione britannica di GQ. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Ispirata a una storia vera di stalking, questa serie racconta le dinamiche complesse che possono stabilirsi tra vittima e persecutore: dal rovesciamento di ruoli agli atteggiamenti manipolatori. In poche settimane Baby Reindeer è stata vista da più di 22 milioni persone. (Fanpage.it)

"Lo querelo”, queste le parole della donna che si presume si celi dietro alla figura femminile della serie TV di successo di Netflix. (Sky Tg24 )

Baby Reindeer ha portato alla luce la reale esperienza di vita di Gadd: abusi da parte di un produttore e stalking di una donna sono al centro della narrazione della storia. Stephen King minacciato dalla presunta vera Martha della serie di successo Baby Reindeer. (Trash Italiano)

Baby Reindeer: Fiona Harvey, che ha ispirato il personaggio di Martha, sarà intervistata da Piers Morgan

Harvey offrirà il suo punto di vista sul successo della serie creata da Richard Gadd che sta ottenendo record di visualizzazioni su Netflix. (BadTaste.it Cinema)

All'aeroporto di Zurigo-Kloten, una cittadina canadese in transito è stata multata per ingresso illegale in Svizzera. Il suo visto era scaduto solo un giorno prima. Secondo la Segreteria di Stato della migrazione, in questi casi la polizia dovrebbe essere più tollerante. (Prima Pagina - SWI swissinfo.ch)

Baby Reindeer, la serie originale Netflix, sta facendo un gran rumore: è sulla bocca di tutti, o meglio, dovrei dire «è sulle bacheche di tutti». E ben venga se questo serve a far parlare di trauma. La serie, infatti, mette in evidenza come un’esperienza dolorosa riesca a entrare a far parte di noi fino a condizionarci nella nostra identità, nel nostro orientamento sessuale, nelle nostre attitudini, fino a dettare le nostre scelte amorose. (Psicoadvisor)