Concessioni balneari, i Comuni di Veneto e Friuli in ordine sparso mentre il governo prende tempo sulle gare chieste dall’Ue

Il Fatto Quotidiano INTERNO

VENEZIA – Le concessioni balneari della discordia. Tutti in ordine sparso, tra Veneto e Friuli, la più lunga spiaggia d’Italia, con una prevalenza di proroghe per salvare la stagione turistica che va a cominciare e con un appello pressante al governo, che non si decide a varare il regolamento per le gare chieste dall’Unione Europea. Continuano a suonarsela di santa ragione a Jesolo, il Comune dove le prime assegnazioni stanno dilaniando gli operatori economici. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Così Maurizio Rustignoli, presidente di Fiba-Confesercenti, a margine della manifestazione organizzata stamane a Roma. «La manifestazione dei balneari a Roma ha visto una grandissima partecipazione degli operatori di tutta Italia, nonostante lo sciopero generale abbia messo in difficoltà molte delegazioni. (Mondo Balneare)

Poi prosegue: "La mancanza di una soluzione certa e ragionevole al problema dell’applicazione della Direttiva Bolkestein crea un danno immenso al nostro comparto turistico. "Sono certo che il Governo stia lavorando per risolvere il nodo dei balneari – afferma Megale –, ma comprendo l’esasperazione degli imprenditori e la loro decisione di scendere in piazza a Roma". (LA NAZIONE)

La stagione balneare 2024, almeno simbolicamente, non si è aperta al mare ma in città. A Roma, ieri mattina, migliaia di lavoratori sono scesi in piazza Santi Apostoli per protestare contro i ritardi nell’approvazione di una legge che dia certezze al settore. (Avvenire)

Un’attività che nessuno aveva mai svolto prima e che deve essere completata, ma che già oggi dimostra la non scarsità della risorsa naturale e la disponibilità di nuove aree da assegnare in concessione per portare sviluppo e crescita alla nostra industria turistica». (Mondo Balneare)

Sembra esserci stato un vero e proprio boicottaggio mediatico, nei confronti della manifestazione dei balneari di giovedì scorso. Nonostante la presenza delle troupe di tutte le principali reti televisive, che hanno realizzato lunghe riprese e interviste, non un solo servizio significativo è andato in onda sui telegiornali nazionali. (Mondo Balneare)

– In più di 150 dalle Marche. Almeno un terzo dalla provincia dorica. (il Resto del Carlino)