Giornata Mondiale della pasta 2023: come nasce e perché si celebra il 25 ottobre

Il Faro online ECONOMIA

Un alimento antico e completo che fa bene alla salute e al pianeta: vanto dell’alimentazione Made in Italy, si celebra il 25 ottobre di ogni anno con la Giornata Mondiale della pasta. Per la scelta di tale data, non sembra esserci una motivazione precisa, ma il 25 ottobre, a seguito del primo congresso mondiale dei produttori, è nata l’esigenza di promuovere con un’iniziativa dedicata il consumo di pasta. (Il Faro online)

Ne parlano anche altri media

In occasione del World pasta day, la Giornata mondiale della pasta, festeggiata il 25 ottobre, h24notizie ha colto l’occasione per intervistare tra Roma e Gaeta passanti, ristoratori ed esperti come il professor Giuseppe Nocca, docente di Scienze degli alimenti, su uno dei simboli dell’alimentazione italiana, il prodotto più apprezzato e consumato del Paese. (h24 notizie)

Nonostante il primato, diversi sono i dibattiti circa la sua origine; c’è chi sostiene che la pasta sia nata in Cina e arrivata in Europa grazie a Marco Polo, che l’ha portata in Italia durante il suo viaggio di ritorno dall’impero del Gran Khan, nel 1295, e chi ritiene invece che l’origine della pasta, così come noi oggi la conosciamo, risale alla dominazione araba in Sicilia. (LaC news24)

Vanto dell'alimentazione made in Italy, secondo un'indagine di AstraRicerche il 99% dei connazionali la porta in tavola almeno una volta a settimana, con più della metà che la mangia quotidianamente e un quinto che la consuma 4-5 volte in 7 giorni. (La Gazzetta dello Sport)

"La pasta è cibo antichissimo, la cui produzione e consumo sono naturali conseguenze dell'evoluzione della cultura alimentare dei popoli. Ed è, in assoluto, il cibo più italiano che ci sia, rinomato in tutto il mondo per le sue proprietà nutrizionali e la sua versatilità. (Adnkronos)

In più di 1 famiglia su 3 (35%) in Puglia si preparano orecchiette e cavatelli fatti in casa durante l’anno con un ritorno in cucina spinto dalla ricerca di qualità della vita ma anche dal caro prezzi, con la passione per impasti, mattarelli e spianatoia che ha contagiato anche i giovani tra i 18 e i 34 anni. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

“Vorrei sottolineare due elementi cruciali per quel che riguarda il futuro di stoccafisso e baccalà: sviluppo del prodotto e marketing. Credo che abbiamo bisogno di entrambi. Lo abbiamo visto nel corso della giornata di oggi, durante la quale sono state esposte interessantissime presentazioni sia da parte del settore del retail che del food service. (Fatti di Paese)