Google nel mirino della giustizia Usa per monopolio in pubblicità online

Adnkronos ECONOMIA

Google nel mirino del Dipartimento di Giustizia Usa che ha intentato una seconda causa antitrust federale contro il gigante del web sostenendo che la società ha abusato del suo dominio per escludere i concorrenti nella pubblicità digitale. La causa mira di fatto a smantellare l'attività pubblicitaria di Google, costringendo l'azienda a disinvestire dai principali prodotti pubblicitari. Nelle motivazioni della causa si sostiene che la società si è impegnata in una "campagna sistematica" per ottenere il controllo degli strumenti ad alta tecnologia che editori, inserzionisti e broker utilizzano per acquistare e vendere pubblicità digitale. (Adnkronos)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Flaring è stato segnalato anche dalla struttura di LyondellBasell a LaPorte e dalla struttura di Dow Chemical a Deer Park La tempesta ha interrotto le capacità di flusso in loco presso Shell Chemicals a Deer Park, provocando alcuni flaring. (Periodico Daily)

Lo riportano i media americani. Il Dipartimento di Giustizia e otto stati americani fanno causa a Google per la pubblicità online, accusando Mountain View di monopolio illegale sul mercato. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

In particolare, grazie all’ausilio dell’intelligenza artificiale, tutte le notizie più importanti che saranno pubblicate sui siti di ognuna delle dodici diocesi calabresi confluiranno sul nuovo portale, secondo i parametri che – di volta in volta – saranno individuati dalla Commissione comunicazione e cultura della Conferenza episcopale calabra, guidata dal vescovo di Lamezia, monsignor Serafino Parisi. (Corriere di Lamezia)

Il Dipartimento di giustizia e otto Stati degli USA hanno fatto causa a Google per la pubblicità online, accusando la società di Mountain View (California) di monopolio illegale sul mercato. (RSI.ch Informazione)

mercato. Nell'azione legale si propone lo spezzatino di Google, online, accusando Mountain View di monopolio illegale sul (RagusaNews)

La denuncia punta a fare luce sulla gestione della pubblicità di Google, che ricava dalle inserzioni l’80% dei suoi ricavi. In particolare, è quella legata all’uso di quotidiani, siti web e altre testate, in un processo che, secondo alcuni editori, non appare trasparente e non si capisce quanto dei soldi degli inserzionisti vanno a Google e quanti alle testate. (Gazzetta del Sud)