Guerra russo-ucraina, i cannoni M109L mandati dall'Italia non funzionano

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L'Italia avrebbe mandato in Ucraina delle armi che non funzionano. Venti cannoni semoventi M109L consegnati dall'esercito italiano agli ucraini a settembre sarebbero inutilizzabili: lo sostiene il Financial Times che riporta le dichiarazioni di un consigliere del ministro della Difesa ucraino. Ora i cannoni dovranno tornare indietro per essere riparati. Dopo l'inizio della guerra russo-ucraina, i Paesi Nato hanno inviato diversi rifornimenti bellici al fronte, ma alcuni hanno svuotato i loro arsenali di residui bellici datati e che non sempre sono stati utili o da subito operativi. (Today.it)

Su altre testate

La nota del ministro della Difesa: "Mai offerti proprio per il loro stato di manutenzione e vetustà, ma richiesti comunque da parte ucraina per essere revisionati e messi in funzione vista l'urgenza" (Adnkronos)

Li ha mandati Draghi, è colpa degli americani. Se non altro perché Zelensky, in vista della controffensiva che proprio oggi dichiara “imminente”, aveva fatto decine di appelli all’Occidente per avere (presto) sistemi d’arma efficienti. (Il Fatto Quotidiano)

L'Italia fornisce armi all'Ucraina, tra dibattiti e polemiche sulla migliore posizione da adottare in merito al conflitto, la scoperta: mandati cannoni non funzionanti. Sembra l'esito di una tragicommedia, perlomeno il governo italiano sembra aver imparato dall'errore e parte del secondo lotto di cannoni inviato durante Pasqua è già operativo sul campo di battaglia. (Money.it)

I pezzi d’artiglieria, a quanto sembra, facevano parte di un lotto giacente da diversi anni in un deposito all’aperto, erano stati rimessi parzialmente in pristino ma, per accelerare al massimo la consegna, avrebbero dovuto completare il processo di riparazione una volta giunti in Ucraina, tramite un kit di componenti fornite dagli Stati Uniti. (Armi e Tiro)

Secondo quanto riferito da Radio Free Asia, la Cina ha aggiornato le sue regole di reclutamento militare per concentrarsi sui “preparativi per la guerra” e sull’arruolamento con breve preavviso di personale qualificato, una mossa secondo gli analisti dovuta alla necessità di Pechino di avere soldati pronti a combattere una guerra regionale ad alta tecnologia. (Periodico Daily)

La competitività delle industrie europee, il sostegno all‘Ucraina, una risposta europea comune in materia di migrazione e la salvaguardia dei valori democratici e dello stato di diritto, dipendono da decisioni europee comuni e sono le priorità della Presidenza svedese. (LaPresse)