La Commissione europea apre un'indagine su Meta

Dire ESTERI

La Commissione europea apre un’indagine su Meta Il procedimento è stato aperto per valutare se l’azienda proprietaria di Facebook e Instagram, ha violato la legge sui servizi digitali (Dsa) di Alessio Pisanò BRUXELLES- La Commissione europea ha aperto un procedimento formale per valutare se Meta, l’azienda proprietaria di Facebook e Instagram, ha violato la legge sui servizi digitali (Dsa), entrato in vigore il 17 febbraio scorso. (Dire)

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La Commissione Ue ha avviato un procedimento formale per valutare se Meta, fornitore di Facebook e Instagram, possa aver violato la legge sui servizi digitali. L'istanza è motivata dal sospetto che il colosso digitale non abbia rispettato i requisiti per limitare la diffusione online di falsità e di notizie manipolate di provenienza straniera. (ilGiornale.it)

Facebook e Instagram non stanno facendo abbastanza per limitare la disinformazione russa: è, questa, l'accusa rivolta a Meta dall'Unione Europea, intenzionata a capire se la moderazione messa in atto dalle due piattaforme social è sufficiente a contrastare la diffusione di fake news. (HDblog)

A poche settimane dalle elezioni europee di giugno, la Commissione ha annunciato l’apertura di un’indagine che punta a verificare se Meta abbia o meno violato i termini del Digital Services Act. Il regolamento ha come obiettivo principale quello di “prevenire le attività illegali e dannose online e la diffusione di notizie false”, oltre a garantire la sicurezza degli utenti, proteggere i diritti fondamentali e creare un contesto equo e aperto per le piattaforme. (StartupItalia)

La Commissione europea ha avviato un procedimento formale contro Meta. L'ipotesi è che la società di Mark Zuckerberg, fornitrice di Facebook e Instagram, nel gestire il flusso di informazioni sulle imminenti elezioni Europee abbia violato il Digital Services Act (Dsa), cioè la legge comunitaria sui servizi digitali. (QuiFinanza)

Le presunte violazioni – scrive l’Esecutivo Ue in una nota – riguardano le politiche e le pratiche di Meta relative alla pubblicità ingannevole e ai contenuti politici sui suoi servizi. Riguardano anche la non disponibilità di un efficace strumento di monitoraggio civico e di monitoraggio elettorale in tempo reale di terze parti prima delle elezioni al Parlamento europeo, nel contesto della deprecazione da parte di Meta del suo strumento di analisi pubblica in tempo reale CrowdTangle senza un’adeguata sostituzione. (CorCom)

Il fulcro dell’indagine riguarda le prassi di Meta in materia di pubblicità ingannevole e gestione dei contenuti politici sui propri servizi. (Borse.it)