Fitch decreta il default di Evergrande: Suning esposto per 2,6 miliardi di euro

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Il rischio è che si azzeri con il default, ormai decretato, di Evergrande

Nel 2017, attraverso una controllata di Suning Appliance, Zhang aveva prestato a Evergrande capitali per circa 2,6 miliardi di euro, sottoscrivendo azioni classe A di Evergrande Real Estate, nell'ambito di una operazione di raccolta di capitali sul mercato del gigante dell'immmobiliare.

La vicenda, come noto, interessa molto da vicino Jindong Zhang, che controlla l'Inter attraverso Suning Holdings Group. (TUTTO mercato WEB)

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A Shanghai l'indice Composite ha terminato in rialzo dello 0,40%, attestandosi a 3.681,08 punti, mentre quello di Shenzhen ha guadagnato lo 0,60%, a quota 2.561,91. In lieve ribasso Hong Kong dove l'Indice Hang Seng ha archiviato la seduta in flessione dello 0,17% a 23.954 punti. (Il Sole 24 ORE)

Non sono confortanti le notizie che arrivano dalla Cina per l’Inter e tutti i tifosi nerazzurri. Inter, Zhang, Evergrande. Cifra che non andrebbe di certo ad aiutare la situazione già poco ottimale delle finanze del club, così come quelle della famiglia del giovane presidente nerazzurro. (Spazio Inter)

Non arrivano buone notizie dalla Cina, stando a quanto scrive l'edizione odierna del Corriere dello Sport, che spiega come il patron dell'Inter, Zhang Jindong, potrebbe dover rinunciare ad altri 2,6 miliardi di euro a causa del default, sempre più probabile, di Evergrande. (Calciomercato.com)

Il club nerazzurro, potrebbe venire colpito dall’onda lunga di quanto è accaduto alla società cui Suning si era esposta con un prestito plumiliardario, Evergrande. Il defalut ufficiale di Evergrande, confermato dall’agenzia Fitch, rigetta nelle difficoltà economiche la famiglia Zhang. (ilovepalermocalcio.com - Il Sito dei Tifosi Rosanero)

E ora, in caso di reale default da parte di Evergrande, il numero uno dell’Inter perderebbe quei 2,6 miliardi di euro investiti all’epoca. Uno scenario di cui i tifosi della Beneamata hanno avuto un primo assaggio durante la scorsa estate (QuiFinanza)

È il caso, ad esempio, di HNA, conglomerato di aviazione, logistica e turismo con sede ad Hainan, rilevato dai funzionari locali all’inizio dello scorso anno. Stesso destino per Kaisa, uno sviluppatore più piccolo che ha fallito il rimborso di un’obbligazione da 400 milioni di dollari, che ha visto il rating tagliato da Fitch a ‘restricted default’. (L'HuffPost)