Attacco di hacker russi a siti istituzionali in Italia: dal Csm al ministero degli Esteri

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Il Fatto Quotidiano INTERNO

A rivendicare l’offensiva informatica sarebbe stato il collettivo russo Killnet, che – secondo quanto scrive su Telegram – avrebbe preso di mira i siti del Consiglio Superiore della Magistratura, dell’Agenzia delle Dogane e dei ministeri di Esteri, dell’Istruzione e dei Beni Culturali.

Un attacco hacker a vari portali istituzionali italiani è in corso fin dalle 22 di ieri sera.

“Fuoco a tutti” hanno scritto gli hacker che in un messaggio precedente avevano dato le istruzioni “per liquidare la struttura informativa italiana”, chiedendo un attacco per 48 ore e di non colpire il sistema sanitario

La notizia è confermata dalla stessa Polizia postale, che sta lavorando per proteggere i siti. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre fonti

La notizia è confermata dalla stessa Polizia postale, che sta lavorando per proteggere i siti. Conflitto online. A lanciare l'offensiva informatica è stato il collettivo russo Killnet, che sui propri canali Telegram ha indicato un lungo elenco di obiettivi. (LaC news24)

Fitch ha avvertito che uno stop improvviso delle forniture di gas russo all'Europa probabilmente spingerà l'eurozona in recessione. Fitch ha avvertito che uno stop improvviso delle forniture di gas russo all'Europa probabilmente spingerà l'eurozona in recessione (Milano Finanza)

Un’operazione hacker che avevano annunciato loro stessi qualche giorno fa e che è partita ufficialmente ieri sera, attorno alle 22. Roma, 20 mag – I pirati informatici filorussi di Killnet ci riprovano e prendono di mira i siti istituzionali italiani. (Il Primato Nazionale)

"Abbiamo un'apposita agenzia che lavora su questo - sottolinea Lamorgese - e anche la nostra polizia postale e delle telecomunicazioni che sta al ministero dell'Interno. Un primo attacco era avvenuto l'11 maggio scorso. (Today.it)

Agli aderenti alla rete di hacker, il collettivo avrebbe chiesto di effettuare un attacco di 48 ore, ma di non colpire il sistema sanitario. Un altro attacco aveva invece tentativi di bloccare i sistemi informatici dell'Eurovision Song Contest, poi vinto da una formazione musicale ucraina (Avvenire)

Nel mirino era finito anche il sito della polizia e in precedenza anche quello del Senato e della Difesa, oltre al tentativo di bloccare i sistemi informatici dell’Eurovision Song Contest. Dall’esterno il risultato è la difficoltà di accesso al sito, proprio perché - a causa dei grossi flussi di traffico indotti dagli hacker - si esaurisce la larghezza di banda disponibile (Giornale di Sicilia)