L'attacco hacker ai distributori automatici dei tabacchi: frasi «pro Cospito» e sigarette a 10 cent, cosa sappiamo

Corriere della Sera INTERNO

Le segnalazioni sono arrivate un po' da tutta Italia. A Brescia e a Napoli, a Pescara e Lecce. Ma anche in Sardegna e Liguria. Nella notte tra il 25 e il 26 marzo chi ha provato ad acquistare un pacchetto di sigarette ai distributori automatici si è trovato davanti a due sorprese. La prima: un messaggio nel monitor - dove solitamente vengono descritte le azioni che l'utente deve compiere per comprare il pacchetto - con una serie di figure grigie che sembrano poliziotti e in mezzo un uomo col braccio alzato in rosso. (Corriere della Sera)

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Non entro invece nel merito del messaggio “Fuori Alfredo dal 41bis" apparso sul display dei distributori automatici di tabacchi assortiti per protestare contro la detenzione dell’anarchico Cospito. Il fumo fa male e su questo non si discute, di conseguenza fare pagare 10 centesimi un pacchetto di sigarette forse non è stato proprio un gesto appropriato. (Panorama)

L'attacco hacker ai distributori di sigarette a sostegno dell'anarchico al 41 bis Alfredo Cospito hanno avuto, in questi giorni, anche un altro risvolto. (La Repubblica)

In via torino I pacchetti di “bionde”, a 10 centesimi, sono andati a ruba, per un danno complessivo che ammonta a circa 213 euro (Il Messaggero Veneto)

Si tratta di due ragazzi trevigliesi che avevano pagato quanto il display del distributore indicava, ma che sapevano di commettere qualcosa di non regolare. (L'Eco di Bergamo)

Il numero esatto non è ancora noto ma pare che siano migliaia i distributori automatici di sigarette e sigarette elettroniche colpiti da un attacco informatico nella notte del 25 marzo. (Sigmagazine)

Due ragazzi aveva acquistato sei pacchetti di sigarette dalla macchinetta automatica pagandoli solo 10 centesimi dopo un attacco hacker: pentendosi poi si sono presentati dal tabaccaio e hanno pagato la differenza. (Fanpage)