Siamo pronti a fare da soli. Ultimatum di Conte all'Ue: "Dieci giorni per battere un colpo e trovare una soluzione adeguata alla grave emergenza che tutti i Paesi stanno vivendo"

LA NOTIZIA ESTERI

Il presidente Conte ha fatto bene a dire che se si vogliono proporre vecchi strumenti allora faremo da soli, perché noi vogliamo garantire tranquillità e futuro al popolo italiano.

Non si può affrontare un momento di tale difficoltà utilizzando vecchi strumenti che già non hanno funzionato in passato.

Il premier, secondo quanto si apprende, ha chiarito che nessuno pensa a una mutualizzazione del debito pubblico. (LA NOTIZIA)

Su altri giornali

Nella serata del 26 marzo, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato di aver rifiutato la bozza presentata dall’Unione Europea sugli aiuti economici per l’Italia al fine di fronteggiare l’emergenza coronavirus. (Notizie.it )

E probabilmente lo hanno detto anche durante la riunione tra i 27 capi di Stato e di Governo di questa sera. L’Unione europea dice no ai covidbond. (StartupItalia.eu)

C’è anche un appello a lavorare sul post-pandemia, ma il paragrafo più delicato è al momento il numero 13. Aspetti tecnici che però sono estremamente politici e che faranno la differenza. (La Gazzetta di Mantova)

L’Italia – ha spiegato Conte – “ha le carte in regola con la finanza pubblica: il 2019 l’abbiamo chiuso con un rapporto deficit/Pil di 1.6 anziché 2.2 come programmato”. E’ quanto si legge in una nota del G20 al termine del vertice in videoconferenza. (Cagliaripad)

Il premier olandese Mark Rutte spiega bene la resistenza di tutto il fronte del Nord: "Siamo contrari ai coronabond. Molti altri Paesi lo sono, perché porterebbe l'Eurozona in un altro territorio, sarebbe come attraversare il Rubicone. (Ticinonews.ch)

"Come si può pensare che siano adeguati a questo shock simmetrico strumenti elaborati in passato, costruiti per intervenire in caso di shock asimmetrici e tensioni finanziarie riguardanti singoli Paesi?". (Giornale di Sicilia)