Militari ai manifestanti in Birmania: ‘Rischiate di morire’

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Il relatore speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani in Birmania, Tom Andrews, si è detto profondamente preoccupato per queste minacce.

Cosa che non ha scoraggiato tuttavia migliaia di persone dallo scendere in piazza anche oggi.

Il testo mette in guardia i manifestanti contro la tentazione di incitare la popolazione alla “rivolta e all’anarchia”.

La giunta militare birmana ha inasprito i toni, dopo un fine settimana di sanguinose violenze, avvertendo i manifestanti che rischieranno la morte. (OggiNotizie)

Ne parlano anche altri giornali

I urge the military and all security forces in #Myanmar to immediately stop violence against civilians. Ennesimo fine settimana di proteste, il più sanguinoso dal colpo di Stato del primo febbraio, nelle principali città del Myanmar. (Italia Sera)

La scioccante uccisione di un ragazzo di meno di 18 anni a Mandalay, in Myanmar, avvenuta sabato scorso conferma i peggiori timori riguardo alla sicurezza dei minori durante le manifestazioni. (Vita)

"I manifestanti stanno esortando le persone, soprattutto gli adolescenti e i giovani, a intraprendere un percorso del confronto, in cui perderanno la vita", ha spiegato la giunta militare L'avvertimento è arrivato dopo che due persone sono state uccise a Mandalay dagli spari della polizia, che ha aperto il fuoco sulla folla scesa in strada, mentre un'altra è morta a Yangon. (Il Sole 24 ORE)

I generali “hanno tratto vantaggio dall’allentamento delle sanzioni economiche imposte negli anni Novanta e dall’inizio degli investimenti stranieri nel Paese”. I generali e le violazioni dei diritti umani. (Altreconomia)

Gli attivisti hanno ribattezzato la giornata di oggi, 22.02.2021, come “la rivoluzione dei cinque due”. Proseguono le proteste in Myanmar. (LumsaNews)

"Siamo usciti di casa per unirci alla protesta e combatteremo fino alla vittoria", ha dichiarato all'Afp uno studente di 23anni ecine di migliaia di persone sono scese in piazza stamani in varie città della Birmania per protestare contro il colpo di stato, sfidando la minaccia dei militari di usare 'forza letale' per reprimere ciò che definiscono come 'anarchia'. (La Gazzetta del Mezzogiorno)