Manovra 2023, bozza: opzione donna estesa a lavoratrici licenziate

Adnkronos INTERNO

Torna nel 2023 Opzione donna. Lasciata in bianco nel testo presentato nei giorni scorsi dal premier Meloni, e in un primo tempo battezzata Opzione mamma, la norma è stata riscritta prevedendo, sempre che i requisiti siano stati maturati entro il 31 dicembre 2022, la possibilità di un prepensionamento con oltre 35 anni di contributi e un'età anagrafica pari a 60 anni, ridotta di un anno per ogni figlio nel limite massimo di 2 anni, per quei soggetti che svolgano, da almeno 6 mesi, una attività di careviger nei confronti del coniuge o di un parente di secondo grado o un invalido oltre il 74%. (Adnkronos)

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Tornano e aumentano i paletti ad Opzione Donna. Ma anche essere in una condizione di fragilità: caregiver da almeno sei mesi o invalida al 74%. (la Repubblica)

Marcia indietro sull’Opzione mamma. Dunque, anche per il 2023 si andrà alla proroga del meccanismo operativo anche oggi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Si tornerebbe così alla misura originaria, con una proroga di almeno un anno. Il passo indietro però solleva nuove perplessità sulla coperture utilizzate per finanziare i capitoli della manovra che riguardano le pensioni, con una mini riforma previdenziale che rischia di scontentare milioni di italiani. (QuiFinanza)

Infatti, il quoziente familiare dovrà sostituire l’ISEE, indicatore del reddito che si usa per richiedere bonus e agevolazioni varie. Addio ISEE, benvenuto quoziente familiare anche se con limiti che penalizza le donne e danneggia i redditi bassi. (InformazioneOggi.it)

Opzione Donna sarà disponibile anche nel 2023, ma se inizialmente la legge di bilancio voleva modificare i requisiti per accedere alla pensione anticipata, sembrerebbe che il governo abbia deciso di fare un passo indietro. (I-Dome.com)