Operazione anti droga a Taranto, 22 arresti: chiusa la discoteca dello spaccio. Qui si smerciavano pasticche sintetiche

Corriere INTERNO

Uno dei principali centri dello spaccio di droga, importata prevalentemente dalla Spagna e da zone del Barese, era la discoteca "Sound Department" di Taranto, ma hascisc, cocaina e droghe sintetiche venivano smerciate anche negli altri luoghi classici dello spaccio tarantino. All’alba del 20 marzo, i poliziotti della Questura di Taranto, hanno eseguito 22 misure cautelari – otto arresti in carcere, nove ai domiciliari e cinque obblighi di firma negli uffici della polizia giudiziaria – a conclusione dell’operazione «Nettuno» in base a un provvedimento del gip Francesco Maccagnano, che ha accolto le richieste del pm Vittorio Petronella, che ha coordinato le indagini della squadra mobile guidata. (Corriere)

Su altre testate

Cinque obblighi di dimora. Diciassette arrestati: otto in carcere, nove ai domiciliari. (Noi Notizie)

Viaggiavano sull’autostrada A10 in direzione Genova con 18 chili di cocaina, diversi cellulari, denaro in contanti e due auto di grossa cilindrata. L’operazione delle fiamme gialle è partita da una attività di monitoraggio sull’intero territorio provinciale che ha consentito di individuare due auto, una Mercedes ed una Porsche, che viaggiavano lungo la tratta autostradale Ventimiglia-Genova con alla guidadue cittadini romani di rientro dalla Spagna (Il Giornale d'Italia)

Blitz questa mattina della Polizia A Taranto che ha arrestato 17 persone con le accuse di spaccio ed estorsione. Il gip ha disposto 8 misure in carcere e 9 domiciliari, mentre per 5 è stata adottato l’obbligo di firma presso gli uffici di polizia giudiziaria (Quinto Potere)

Il momento sociale che stiamo vivendo, desta perplessità e preoccupazioni in merito alla sicurezza a Taranto e provincia. (Tarantini Time Quotidiano)

Inoltre, a seguito di una perquisizione domiciliare, i militari rinvenivano due bilancini di precisione, verosimilmente utilizzati per il peso e la suddivisione in dosi della sostanza, nonché diversi materiali per il confezionamento delle singole dosi. (Frosinone News)

Il provvedimento scaturisce dall’indagine svolta dai Carabinieri della Stazione di San Vito dei Normanni che, il 14 giugno di quell’anno, hanno tratto in arresto l’allora 39enne, nella flagranza di reato, poiché aveva minacciato la vittima di diffondere sulla rete internet delle foto personali che la riguardavano, qualora non gli avesse corrisposto del denaro. (Tarantini Time Quotidiano)