Zerocalcare a Deejay Chiama Italia per il nuovo graphic novel: “Parla del rapporto con mio padre”

Zerocalcare torna con un nuovo, toccante graphic novel. Il fumettista, che dopo i suoi diversi lavori è arrivato al grande pubblico anche grazie alle serie tv Netflix Strappare lungo i bordi e Questo mondo non mi renderà cattivo, torna con Quando muori resta a me, molto più incentrato sulla sua vita personale e sul rapporto con il padre. Proprio per il nuovo fumetto Quando muori resta a me Zerocalcare è ospite a Deejay Chiama Italia, il programma di Radio DEEJAY condotto da Linus e Nicola Savino in onda ogni mattina feriale dalle 10 alle 12. (Radio Deejay)

Su altri media

L'autore al Salone del Libro di Torino presenta il suo ultimo libro: 'Quando muori resta a me', la storia del rapporto con suo padre VIDEO | Zerocalcare svela il rapporto col padre: “Io una grande delusione: non mi piacevano la Roma e le macchine” (Dire)

“Il rapporto con mio padre è stato in qualche modo silenzioso e forse monco per tanti motivi, anche per la difficoltà di comunicare che forse c'hanno anche i maschi in generale, proprio nel verbalizzare le proprie emozioni”. (Sky Tg24 )

«Mi ha smosso cose di cui non avevo mai parlato, su di me, mio padre e più in generale quelli che oggi sono i rapporti tra i maschi», dice il quarantenne fumettista di Rebibbia, che al Salone ne presenterà il risultato (Quando muori resta a me, Bao Publishing) con un incontro domani alle 15.30 all’Auditorium e tre sessioni di «disegnini», oggi alle 14, domani e domenica mattina dalle 10.30. (Corriere della Sera)

Ciononostante iniziamo a sfogliare le tavole, leggere le prime vignette, e ci troviamo catapultati in un mondo intimo che riusciamo a comprendere appieno, tra un sorriso e l'altro, tra risate e lacrime, tra battute e riflessioni. (Movieplayer)

Torino Ed… (la Repubblica)

«La gente in piazza si è sempre menata e ha sempre preso le botte dalla guardie, ma prima le prendeva se faceva qualcosa, oggi le prende quando non fa niente». Il fumettista Zerocalcare, intervistato da La Repubblica al Salone del Libro di Torino, dice che «il livello di conflitto nelle piazze negli ultimi anni è stato inesistente. (Open)