Giornata mondiale della pasta: la passione vip per spaghetti e maccheroni

Panorama ECONOMIA

Instagram Joe Bastianich a MasterChef Lunga, corta, al sugo, in bianco, al forno o declinata nelle infinite sfumature che la mente umana può concepire. La versatilità della pasta è senza dubbio uno degli elementi che ha trasformato il simbolo stesso del made in Italy in un cibo d'esportazione che compare sulle tavole di tutto il mondo: dalla Russia (dove il consumo in 20 anni è raddoppiato) all'America passando per Polonia, Brasile, Turchia, Giappone e Australia (Panorama)

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In più di 1 famiglia su 3 (35%) in Puglia si preparano orecchiette e cavatelli fatti in casa durante l’anno con un ritorno in cucina spinto dalla ricerca di qualità della vita ma anche dal caro prezzi, con la passione per impasti, mattarelli e spianatoia che ha contagiato anche i giovani tra i 18 e i 34 anni. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Le atmosfere e le sensazioni che girano intorno a un piatto di pasta sono entrate prima nella letteratura e poi nel cinema, offrendo lo spunto per molti capolavori". "La pasta è cibo antichissimo, la cui produzione e consumo sono naturali conseguenze dell'evoluzione della cultura alimentare dei popoli. (Adnkronos)

In occasione del World pasta day, la Giornata mondiale della pasta, festeggiata il 25 ottobre, h24notizie ha colto l’occasione per intervistare tra Roma e Gaeta passanti, ristoratori ed esperti come il professor Giuseppe Nocca, docente di Scienze degli alimenti, su uno dei simboli dell’alimentazione italiana, il prodotto più apprezzato e consumato del Paese. (h24 notizie)

Vanto dell'alimentazione made in Italy, secondo un'indagine di AstraRicerche il 99% dei connazionali la porta in tavola almeno una volta a settimana, con più della metà che la mangia quotidianamente e un quinto che la consuma 4-5 volte in 7 giorni. (La Gazzetta dello Sport)

Nonostante il primato, diversi sono i dibattiti circa la sua origine; c’è chi sostiene che la pasta sia nata in Cina e arrivata in Europa grazie a Marco Polo, che l’ha portata in Italia durante il suo viaggio di ritorno dall’impero del Gran Khan, nel 1295, e chi ritiene invece che l’origine della pasta, così come noi oggi la conosciamo, risale alla dominazione araba in Sicilia. (LaC news24)

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