Aviaria, OMS: “monitorare e condividere dati, non consumare latte crudo”

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MeteoWeb “L’Organizzazione mondiale della sanità, sulla base delle informazioni disponibili, valuta come basso l’attuale rischio complessivo per la salute pubblica rappresentato dal virus A(H5N1)” dell’influenza aviaria, “mentre per le persone esposte a volatili o animali infetti o ambienti contaminati il rischio di infezione è considerato da basso a moderato”. Lo comunica l’OMS che, insieme a FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) e WOAH (Organizzazione mondiale della sanità animale), ha effettuato una valutazione preliminare del rischio associato al virus protagonista di un’epidemia tra i bovini da latte negli USA (MeteoWeb)

Se ne è parlato anche su altre testate

Oggi l'aviaria H5N1 non è più un problema di quella specie, dovremmo forse smetterla di chiamarla aviaria perché oggi colpisce i bovini degli allevamenti e si sta avvicinando pericolosamente all'uomo. In fatto che l'Oms e la Fao evidenzino che serva di innalzare l'attenzione sull'aviaria e sul consumo di latte crudo dimostra che siamo di fronte ad un fenomeno diverso da quello visto 25 anni con i primi casi nei volatili. (La Repubblica)

"In Usa è ormai stabilito il passaggio del virus dell'influenza aviaria H5N1 dai volatili alle mucche, ma il rischio - molto temuto - è che ci possa essere un transito del virus... (Virgilio)

In svantaggio di due reti, i sassaresi riacciuffano il Nuova Florida grazie alle marcature di Cabeccia e Muscas Parte bene il Nuova Florida, che al 5’ si porta in vantaggio grazie a Van Rijswijk. I biancocelesti sembrano accusare il colpo e i ragazzi di Del Grosso raddoppiano dopo 2’ con Limongelli. (SARdies.it)

Ma che questo virus H5N1 abbia forato una serie importante di altri animali per arrivare addirittura a mammiferi da allevamento, pone all’attenzione del mondo, scientifico e politico, un problema”. – Dall’influenza aviaria potrebbe arrivare la prossima pandemia? “Oggi non possiamo dirlo con certezza. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

"In Usa è ormai stabilito il passaggio del virus dell'influenza aviaria H5N1 dai volatili alle mucche, ma il rischio - molto temuto - è che ci possa essere un transito del virus anche nei maiali e, come abbiamo visto per altre malattie, questo faciliterebbe poi la possibilità che arrivi all'uomo. (Adnkronos)

"In Usa è ormai stabilito il passaggio del virus dell'influenza aviaria H5N1 dai volatili alle mucche, ma il rischio - molto temuto - è che ci possa essere un transito del virus... (Virgilio)