Salvini rilancia la leva obbligatoria, ma Crosetto lo stoppa subito

Il Dubbio INTERNO

Quale occasione migliore del raduno nazionale degli alpini di Vicenza per Matteo Salvini di lanciare l’idea della Lega per reintrodurre la leva militare. «La Lega ha presentato un progetto di legge – ha spiegato Salvini – per reintrodurre una leva universale di 6 mesi per ragazzi e ragazze, su base regionale. Un servizio di sei mesi con persone che si possono dedicare al salvataggio, alla protezione civile, al pronto soccorso, alla protezione dei boschi da svolgere vicino a casa. (Il Dubbio)

Ne parlano anche altre testate

Botta e risposta fra il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, e il ministro della Difesa Guido Crosetto, entrambi a Vicenza per la sfilata degli alpini, sul progetto di leva obbligatoria. (Tiscali Notizie)

Il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, è tornato alla carica sulla leva obbligatoria. In piena campagna elettorale per le europee 2024 il leader leghista, Matteo Salvini, rispolvera un suo vecchio cavallo di battaglia: la leva obbligatoria. (Today.it)

Non è solo una questione italiana: anche in Germania sono al vaglio diverse opzioni per rafforzare l’esercito. Nel governo Meloni, c’è chi dice di aver già pronta una proposta per imporre il servizio militare ai giovani: «La Lega ha quasi concluso la stesura di un progetto di legge per reintrodurre una leva universale, sei mesi obbligatori per ragazzi e ragazze, a servizio della comunità, su base regionale». (Open)

Serrato confronto tra il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini e il ministro della Difesa Guido Crosetto sul servizio militare. Leggi tutta la notizia (Virgilio)

L’Inter del futuro in difesa può già contare su due titolari di sicuro affidamento per le prossime stagioni, ossia Bastoni e Pavard. La suggestione che riguarda il ruolo di Bisseck non è un’ipotesi da scartare per completare il reparto. (Inter-News)

Si tratta solo dell'ultima, provvisoriamente, malefatta di questo governo di sfasciacarrozze, caratterizzato non solo dal più risibile nepotismo, ma anche da un deplorevole servilismo nei confronti di Washington e del suo imperialismo fintamente umanitario. (Il Giornale d'Italia)