Invece concita, il posto delle vostre storie

Invece Concita INTERNO

Leggo di proteste autorevoli e/o di massa, soprattutto a Firenze, sulla Venere-influencer: il capolavoro di Botticelli usato per promuovere il nostro Paese su commissione del ministero del Turismo. Se posso dire la mia il problema dello spot non mi pare la Venere, che continuo a preferire a qualsiasi contemporanea influencer in carne (poca) e ossa. Il problema è che è mediocre, la campagna, brutta e piena di stereotipi: per nove milioni di euro si poteva far di meglio. (Invece Concita)

La notizia riportata su altri media

Per questa campagna pubblicitaria, il Ministero del Turismo ha utilizzato la Venere di Botticelli con eccessiva disinvoltura, plagiando anche alcuni scatti di Chiara Ferragni. Da giorni, la Rete e i social sono occupati da critiche e da polemiche generate da «Open to meraviglia» (uno slogan infelice nel suo accostare una parola italiana e una inglese, degno del «Very Bello» di qualche anno fa). (Corriere della Sera)

Nell’articolo non si fa riferimento alle ‘meraviglie’ della campagna, probabilmente venute fuori dopo la sua pubblicazione. Un riassunto veloce per chi si fosse distratto: non ne è stato registrato il dominio, una parte del video è in realtà girato in una cantina in Slovenia (il proprietario ringrazia per tutta la pubblicità gratis), la traduzione in tedesco era a dir poco approssimata (erano stati tradotti i nomi di alcune città italiane). (Corriere)

L'ANALISI della filosofa Lucrezia Ercoli che nel suo libro su Chiara Ferragni del 2020 aveva utilizzato la stessa immagine in copertina. Anche gli errori di traduzione dell'intelligenza artificiale nel mirino per la campagna di promozione turistica dell'Italia da 9 milioni che ha suscitato molte polemiche di Francesca Marsili (Cronache Maceratesi)

Più moderna per immagine, o almeno ambizione. E capace di sorprendere. (ilmessaggero.it)

Hanno provveduto a farlo alle 20.15 del 21 aprile scorso i tre titolari di Marketing Toys. Scelta dal Ministero del Turismo (quello retto da Daniela Santanché) per promuovere il nostro Paese, ideata dal Gruppo Armando Testa, la campagna «Italia: Open to meraviglia» è costata 9 milioni di euro, peccato che nessuno si è ricordato di registrare il dominio del sito. (Il Manifesto)

“Questa foto di me a 15 anni mentre cerco di assomigliare a Christina Aguilera, mi fa morire dal ridere”, commenta l’influencer sotto la didascalia del post scattato durante una vacanza ai Caraibi. La nostalgia per gli Anni 2000 è un trend ricorrente negli ultimi anni e, scherzosamente, la stessa Chiara Ferragni ne vuole postare un ricordo. (DireDonna)