Ad Hammamet, a casa di Bettino Craxi, io ci sono stato davvero e ora vi racconto

La Voce di New York INTERNO

Altro portone, altre guardie armate e poi ecco lui, Bettino Craxi.

Niente da fare, di nuovo le autorità tunisine negano questa cosa e anzi mi invitano a non recarmi con tale scopo nel Paese.

Lui disse subito di sì, mi chiese di inviargli un fax con questa richiesta che lui avrebbe “girato” poi alle autorità tunisine.

Qualche mese dopo, gennaio 2000, una crisi porterà Bettino Craxi in ospedale, per un intervento, e poi alla morte per infarto. (La Voce di New York)

Se ne è parlato anche su altre testate

Ma con la stessa onestà intellettuale dico che certi personaggi del passato, rispetto ai politici di oggi, come me, loro sono dei giganti. Ma conoscendo di più la sua storia, dico che Craxi deve stare comunque a un posto incredibile della storia del Paese”. (Il Fatto Quotidiano)

Negli anni ’80 il PSI viene espunto con una frase di Berlinguer dalla sinistra e Craxi considerato un pericolo. Lontano dagli occhi, lontano dal cuore, ma soprattutto lontano dal seppellire un duello culturale e politico che ha diviso per un secolo la sinistra italiana. (Avanti!)

È evidente che si sta parlando di Bettino Craxi, con l’intenzione di raccontarne anche e soprattutto l’aspetto umano. Dopo aver visto Hammamet, i due figli di Bettino Craxi, Stefania e Bobo, hanno espresso giudizi opposti. (IlCineocchio.it)

E ancora: “Non appartiene al mio pantheon perché la mia è un’altra tradizione, non quella socialista. Aveva capito insomma che, con una certa concezione dell’Europa, l’Europa rischiava di consegnarsi a una sconfitta”. (Il Mattino)

Su La7 in prime time arriva Eden – Un pianeta da salvare, il ciclo di puntate settimanali, il lunedì alle 21.15, condotte da Licia Colò che andranno alla scoperta delle bellezze naturali del nostro pianeta, con una finestra aperta sull’attualità per contribuire a proteggere e migliorare il delicato equilibrio tra l’ambiente e l’uomo. (La7)

Conoscenza del pianeta tra bellezze e criticità, per dimostrare quanto i vari luoghi della terra siano tutti interconnessi tra loro. (La7)