Kim Jong Un vuole «potenziare il materiale nucleare militare»

Corriere del Ticino ESTERI

Lo scorso giovedì si sono concluse le più grandi esercitazioni militari congiunte degli ultimi cinque anni tra Seul e Washingont, le Freedom Shield. Ma le Warrior Shield (che prevedono un addestramento sul campo) sono ancora in corso. E Pyongyang le considera come prove per l'invasione, una pratica per «occupare» la Corea del Nord. Un affronto. Da qui la cui risposta con esercitazioni proprie, il lancio di un nuovo drone sottomarino con capacità nucleare – «Haeil», venerdì scorso, la cui missione sarebbe di «infiltrarsi silenziosamente nelle acque dove sono in corso le operazioni e provocare uno tsunami radioattivo su larga scala attraverso un'esplosione sottomarina per distruggere i principali porti operativi del nemico» – e di missili balistici intercontinentali. (Corriere del Ticino)

Se ne è parlato anche su altri media

Quest'ultima minaccia di Kim, che riprende una promessa di aumentare la produzione di armi nucleari "in maniera esponenziale", avviene poco prima dell'arrivo della porta-aerei della marina americana in Corea del Sud. (Libero Tv )

Kim ha fatto questi commenti mentre visitava un impianto per la produzione di bombe nucleari, come ha riferito martedì l’agenzia ufficiale Korean Central News Agency. (Scenari Economici)

Nelle immagini diffuse oggi dall’agenzia di stampa nordcoreana Kcna, Kim e’ accompagnato da alti funzionari militari nella visita. (il Fatto Nisseno)

Kim Jong Un si è fatto vedere mentre discute con alcuni responsabili dell'Istituto di armamenti nucleari della Corea del Nord. Il leader nordcoreano ha lanciato un appello per aumentare la produzione di "materiale nucleare militare" e per fabbricare armi più potenti, secondo quanto riportato dai media statali. (Il Sole 24 ORE)

E' tuttavia impossibile, secondo la Bbc, verificare se queste testate siano veramente in possesso della Corea del Nord. (Adnkronos)

Pyongyang, 28 mar. La Corea del Nord sostiene da tempo di avere armi nucleari tattiche, ma questa volta si è spinta più avanti, pubblicando sul giornale di Stato le prove fotografiche che ne dimostrerebbero l’effettivo possesso. (La Sicilia)