La Fed rallenta ma non si ferma. Rialzo dei tassi da 25 punti, se ne attendono altri nel 2023

L'HuffPost ECONOMIA

Le tensioni finanziarie innescate dai casi Svb e Credit Suisse convincono la Fed a tirare un po' il freno sull'innalzamento dei tassi di interesse. E, nello stesso tempo, rendono più profonde le divisioni all'interno della Bce. La Federal Reserve, la banca centrale statunitense, ha infatti deciso di limitare il rialzo del costo del denaro a 25 punti base, andando così a incontrare quelle che erano le attese dei principali analisti, da Jp Morgan a Barclays passando per Morgan Stanley, Citi e Deutsche Bank. (L'HuffPost)

La notizia riportata su altri giornali

(Teleborsa) -prende tempo, ma, a dispetto della attese per uno stop del ciclo di normalizzazione della politica monetaria motivato daie dallascoppiata con SVB e Signaturee Bank, che rischia di razionare il credito a famiglie ed imprese e frenare ulteriormente la locomotiva americana. (Finanza Repubblica)

Il board americano stima, in linea con quanto previsto a dicembre, che i tassi d’interesse raggiungano il picco nel 2023 al 5,1% (valore mediano). La Fed alza i tassi di interesse dello 0,25%, range 4,75%-5% (Borse.it)

La Fed ha aumentato il tasso sui fed funds di 25 punti percentuali, portandolo al 4,75%-5% nel marzo 2023, eguagliando l’aumento di febbraio e spingendo i costi di finanziamento ai nuovi massimi dal 2007, dato che l’inflazione rimane elevata. (Scenari Economici)

Wall Street in rally, con il Dow Jones che balza di quasi 400 punti all’indomani del Fed Day. Alle 15.55 ora italiana, il Dow Jones balza di 395 punti (+1,23%); lo S&P 500 avanza dell’1,52%, mentre il Nasdaq Composite mette a segno un progresso del 2,3% circa. (Finanza.com)

“Un paio di settimane fa – dunque prima che il sistema finanziario degli Stati Uniti venisse scosso dal crac di Silicon Valley Bank (SVB) e dal timore di un effetto domino della fuga dei depositi sulle altre banche americane – pensavamo che avremmo rivisto al rialzo il nostro tasso terminale”. (Finanzaonline.com)

"Il sistema bancario statunitense è solido e resiliente" anche se "è probabile che i recenti sviluppi si traducano in condizioni di credito più restrittive per le famiglie e le imprese e pesino sull'attività economica, sulle assunzioni e sull'inflazione" scrive il comitato di politica monetaria della Federal Reserve, nel documento conclusivo della riunione. (Tiscali Notizie)