Emilia Romagna di nuovo arancione, le "nuove" misure in vigore

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Redacon INTERNO

Negozi e attività commerciali. Riaprono i negozi e le attività commerciali, inclusi i servizi alla persona come parrucchieri, barbieri ed estetiste.

Tra i principali indicatori che hanno comportato l’uscita dell’Emilia-Romagna dalla zona rossa, dove si trovava dal 15 marzo, l’Rt sceso a 0.81 e l’incidenza settimanale dei casi di positività sceso sotto la soglia limite di 250 ogni 100mila abitanti. (Redacon)

La notizia riportata su altri giornali

La situazione dei contagi nelle province vede in testa Bologna con 346 casi seguita da Modena con 279 nuovi casi, poi Parma (193), Reggio Emilia (162), Ferrara (133) e Ravenna (102). Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 349.822 casi di positività, 1.525 in più rispetto a ieri, su un totale di 28.829 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. (Regione Emilia Romagna)

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 330 (-4 rispetto a ieri), 2.711 quelli negli altri reparti Covid (-94) Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.933 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 271.983. (Redacon)

Pochi tamponi, ma calano i casi attivi. Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 10.278 tamponi molecolari, per un totale di 4.142.052. I casi per ciascuna provincia. La situazione dei contagi nelle province vede in testa Bologna con 234 casi, seguita da Modena con 171 nuovi casi, poi Reggio Emilia (159), Ravenna (121) e Parma (97). (ModenaToday)

Coronavirus, le ultime notizie. Covid Marche: i contagi - Coronavirus Veneto: i dati di oggi. Coronavirus, riaperture Italia: ipotesi del 19 aprile Ecco come sono distrobuiti i 1.170 nuovi casi di oggi. (il Resto del Carlino)

Da lunedì l’Emilia-Romagna passa in zona arancione. Per questo invitiamo tutti a non abbassare la guardia e a continuare a rispettare le norme in vigore, a partire dal divieto di assembramenti. (ForlìToday)

Permette a ragazze e ragazzi di tornare in aula anche alle superiori. Lo prevede l’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base della valutazione dei parametri di rischio e dello scenario epidemico effettuata dalla Cabina di regia nazionale. (La Pressa)