Noemi Letizia confessa la sua sofferenza dopo lo scandalo di Berlusconi

editato in: da. Noemi Letizia torna a parlare dello scandalo legato a Silvio Berlusconi molti anni dopo e svela la sofferenza provata in quel periodo.

“Ho deciso di fare questo reality, per mostrare a tutti chi sono veramente – ha spiegato Noemi Letizia -.

Da allora sono trascorsi anni e oggi Noemi Letizia è molto diversa.

Poco dopo il leader di Forza Italia divorziò dalla moglie Veronica Lario e i giornali concentrarono la loro attenzione su Noemi Letizia, rendendo il legame con il politico un vero e proprio caso. (DiLei Vip)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Volevo morire, sparire per sempre, farla finita… Ho subito un bullismo mediatico che non auguro neanche al mio peggior nemico. Noemi Letizia ammise di avere dei contatti con l’ex premier, lo chiamava “papi”, e confermò di conoscere anche alcuni dei suoi segreti. (MeteoWeek)

“Ho deciso di fare questo reality, per mostrare a tutti chi sono veramente. Anoressia, e poi un ritorno della depressione, che iniziai a conoscere quando avevo appena dieci anni quando persi tragicamente mio fratello. (SuperEva)

Da lì iniziò poi il calvario giudiziario del proprietario di Fininvest, con il caso Ruby che esplose di lì a pochi mesi. «Voglio mostrare a tutti chi sono veramente, per troppo tempo ho seguito un copione scritto da altri». (Leggo.it)

Noemi Letizia dopo lo scandalo che l’ha travolta nel 2009, quando Silvio Berlusconi si presentò alla sua festa per il diciottesimo compleanno a Casoria e tutti i giornali parlarono di una presunta relazione tra il politico e la bionda, ha sofferto di anoressia e ha pensato al suicidio. (Gossip News)

E poi dalla famiglia del mio ex marito, che voleva plasmarmi a modo suo”. Anoressia, e poi un ritorno della depressione, che iniziai a conoscere quando avevo appena dieci anni quando persi tragicamente mio fratello. (L'HuffPost)

Volevo morire, sparire per sempre, farla finita… Ho subito un bullismo mediatico che non auguro neanche al mio peggior nemico. Per troppo tempo ho seguito un copione scritto da altri, da sanguisughe che si fingevano interessate alla mia carriera professionale, a finti consiglieri che poi spiattellavano bugie alla stampa. (Il Mattino)