Quirinale 2022, Camera e Senato convocati per seggio vacante: precedente nel 1971

Adnkronos INTERNO

Nel 1971, durante la seduta che dopo 23 scrutini si concluse con l'elezione di Giovanni Leone, fu il Senato che dovette riunirsi per sostituire un senatore venuto a mancare.

Sarà la prima volta che l'Assemblea di Montecitorio si riunirà durante la seduta comune, ma non la prima in assoluto per un ramo del Parlamento.

I grandi elettori si riunirono alle 16 e non era stato ancora possibile sostituire il senatore della Dc Angelo Tomelleri, scomparso il giorno prima. (Adnkronos)

Su altre testate

Storico il caso della votazione in cui Franco Marini era candidato del centrosinistra e non venne eletto. Entreranno 50 votanti per volta, mentre saranno 200 i Grandi elettori ammessi in Aula durante le operazioni di spoglio (Il Fatto Quotidiano)

Infine, va ricordato che a Montecitorio si può accedere solo esibendo il Green Pass semplice (tampone negativo o ciclo vaccinale) mentre per il voto dei positivi è necessario presentare certificato medico ad hoc (La Stampa)

In quel caso, ad alcuni deputati dell'Udeur fu contestato di aver deliberatamente votato per "Francesco Marini" anziché "Franco Marini", per sabotare l'elezione del senatore abruzzese. Una vecchia strategia di controllo (o dissenso). (L'HuffPost)

Il presidente della Camera leggerà nome e cognome soltanto nel caso in cui entrambi siano riportati nella scheda e la lettura del solo cognome non consenta l'univoca attribuzione del voto. Il presidente della Camera Roberto Fico ha riunito gli Uffici di presidenza di Camera e Senato in vista dell'inizio delle votazioni, che inizieranno oggi, 24 gennaio, a partire dalle 15. (ilGiornale.it)

Dopo che il presidente, Roberto Fico, ha espresso il cordoglio per la scomparsa del deputato di Forza Italia Enzo Fasano, già senatore nelle due precedenti legislature, il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, per due volte gli ha suggerito di invitare l’Assemblea ad osservare un minuto di silenzio. (Secolo d'Italia)

Leggerà nome e cognome, invece, nel caso in cui entrambi siano riportati nella scheda e la lettura del solo cognome non consenta l’univoca attribuzione del voto. Lo ha annunciato Roberto Fico all’Ufficio di presidenza congiunto. (Secolo d'Italia)